Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

18 ottobre: s. Luca evangelista

Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero
che annunzia la pace,
che reca la buona novella, che proclama la salvezza.

Colletta
Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo
con la predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri,
fa che i cristiani formino un cuor solo e un’anima sol

Lc 10, 1-9

Oggi la chiesa celebra la festa di s. Luca, il cui Vangelo ci accompagna quotidianamente dalla XXII settimana del T.O. fino all’inizio dell’Avvento (XXXIV T.O.). “Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé” (v. 1). Questa è la missione del discepolo: “andare davanti al Signore”: non è facile né il Signore promette illusioni. C’è il rischio di non essere accolti, di trovare lupi che sbranano, di vedersi respinti persino nel messaggio di pace. Ma, a tutti, dite: “è vicino a voi il regno di Dio” (v.9). E’ questo il centro della missione dei discepoli. Si è inviati ad andare due a due, senza borsa, senza bisaccia, per annunziare che Gesù è presente, che il regno di Dio è giunto. Questo è quanto l’evangelista Luca ha fatto scrivendo per tutti noi il Vangelo: “dopo aver indagato accuratamente […] mi sono deciso a scrivertene affinché tu abbia esatta conoscenza di quanto credi” (cfr. Lc 1, 3-4) per avere la vita, per partecipare a quanto “i testimoni oculari e ministri della parola” (Lc 1,2) ci trasmisero.

Signore Gesù, oggi ci inviti a pregare “il padrone della messe, perché mandi operai per la sua messe”: operai che nutrano la nostra vita, che ci indichino i cammino, che ci donino la Parola, che spezzino il Pane per noi. Rendici disponibili all’ascolto, concedici un cuore docile alla tua voce, perché nel nostro piccolo possiamo portare la pace, dire che Tu sei presente, che la missione continua pur in mezzo ai lupi.

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