“Signore, tu sei nostro rifugio
di generazione in generazione;
tu sei da sempre,
Signore e per sempre” (Sl 89, 1-2)
Inizia con questa antifona di ingresso la liturgia eucaristica.
Colletta
Volgi il tuo sguardo, Padre misericordioso,
a questa tua famiglia, e fa che superando ogni forma di egoismo
risplenda ai tuoi occhi per il desiderio di te.
Isaia nel suo breve passo (Is 55, 10-11) ci parla della pioggia e neve sulla terra…”così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto”.
Matteo oggi ci pone sulle labbra la preghiera di Gesù, il Padre nostro (Mt 6,7-15).
Gesù che ci dice: “Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole”…
La preghiera è “il respiro dell’anima”, con essa entriamo in dialogo intimo con Dio.
Il salmista ci fa cantare: Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.