“Ascoltaci, Signore,
perchè generosa è la tua misericordia;
nella tua grande clemenza
volgiti a noi, Signore” (Sl 68, 17)
Colletta
Guarda con paterna bontà, o Dio onnipotente,
la debolezza dei tuoi figli,
e a nostra protezione e difesa stendi il tuo braccio invincibile.
Isaia continua a ricordarci il da fare: “Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il
parlare empio, se offrirai il pane all’affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua oscurità sarà come il meriggio” (Is 58,9b-14).
Luca ci narra la chiamata di Levi, il pubblicano. Il banchetto che segue è la conclusione del brano: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi” (Lc 5,27-32).
Tutti siamo pubblicani e tutti peccatori, nessuno davanti al Signore può ritenersi giusto.
Ma proprio perchè siamo peccatori, il Signore si china su di noi.