Il Tempo Ordinario è un periodo di attesa e di speranza; da qui la scelta del colore liturgico verde.
Comprende, a seconda degli anni, trentaquattro o trentatré settimane: inizia il lunedì dopo la domenica che segue il Battesimo del Signore,
e si protrae fino all’inizio della Quaresima; riprende poi il lunedì dopo la domenica di Pentecoste e termina il sabato che precede la prima domenica di Avvento.
Ci troviamo, adesso, nella prima parte del tempo ordinario anno C.
Perchè questa divisione degli anni in a b e c? Perchè in un solo anno non si riesce a leggere tutta la Parola di Dio
contenuta nella Sacra Scrittura. Quindi, viene distribuita in un ciclo di tre anni.
In questo anno C la domenica leggeremo il Vangelo di Luca.
Nei giorni della settimana il Vangelo è unico, e non segue il ciclo biennale.
Il tempo ordinario non è un tempo “morto”, o un tempo monotono.
Ma è il tempo che celebra, lo stesso, il mistero di Cristo nel tempo e nella storia.
Quindi viviamo e celebriamo il mistero di Cristo nell’ordinario, da discepoli che si mettono alla sequela del Maestro nella vita quotidiana.
In questo inizio del tempo ordinario abbiamo alcune feste liturgiche importanti:
– 25 gennaio: conversione di san Paolo
– 2 febbraio: Presentazione
Al Signore la nostra lode e la nostra adorazione sempre. Amen.
Abbiamo appena cantato: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli…” e già siamo ri-entrati nel tempo ordinario.
Pensando al tempo ordinario…pensiamo subito alla monotonia del vivere.
Ed invece la Parola del Signore ci accompagna sempre anzi, il Signore stesso a Pentecoste ci ha promesso che rimande sempre con noi.
Il Tempo Ordinario è quindi un periodo di attesa e di speranza; da qui la scelta del colore liturgico verde.
Comprende, a seconda degli anni, trentaquattro o trentatré settimane: inizia il lunedì dopo la domenica che segue il Battesimo del Signore, e si protrae fino all’inizio della Quaresima: che questo anno è il 4 marzo.
Dunque appena un mese di tempo.
In queste prime settimane C leggeremo il Vangelo di Marco durante la settimana mentre le domeniche leggeremo il Vangelo di Luca.
Leggeremo sia l’Antico come il Nuovo Testamento nella prima lettura della messa quotidiana, soprattutto le Lettere degli Apostoli. Dell’Antico Testamento si leggono brani e passi scelti.
Solo alla fine dell’anno liturgico si legge il libro del profeta Daniele che meglio risponde al carattere escatologico.
Con una distribuzione così concepita si ottiene anche una certa armonia tra l’impostazione di ciascun Vangelo e lo svolgimento dell’anno liturgico.
Il tempo ordinario non è un tempo “morto”, o un tempo monotono.
Ma è il tempo che celebra, lo stesso, il mistero di Cristo nel tempo e nella storia.
Quindi viviamo e celebriamo il mistero di Cristo nell’ordinario, da discepoli che si mettono alla sequela del Maestro nella vita quotidiana