“Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo molto peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia” (Dn 3, 31.29.30.43.42).
L’ antifona di ingresso della Messa di questa XXVI domenica del tempo ordinario ci fa pregare così.
Si chiude il mese di settembre e inizia il mese dell’ottobre missionario, che almeno nella preghiera ci coinvolge tutti.
Colletta
O Dio, tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti;
effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele, perchè ogni uomo sia ricco del tuo dono,
e a tutti i popoli della terra siano annunziate le meraviglie del tuo amore.
Il brano evangelico di oggi (Mc 9,38-43.45.47-48), ci interroga.
Soffermiamoci sui primi versetti: In quel tempo, Giovanni rispose a Gesù dicendo: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”.
Ma Gesù disse: “Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me.
Chi non è contro di noi, è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo,
vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa”.
In questo periodo -di sempre crescente intolleranza, di sempre crescente “schedatura” (ognuno al proprio posto!)-, Gesù sconvolge i nostri modi di pensare.
“Non era dei nostri”, dice Giovanni, il prediletto.
A Giovanni, ai dodici non importa che un uomo sia liberato dalla morsa del demonio: prima viene la difesa del gruppo,
del movimento, del partito, dell’istituzione… e poi la persona, il bene comune, il bene per tutti.
Gesù risponde spiazzando i Dodici e anche noi: la persona viene prima della legge.
Chiunque fa del bene, chiunque dà un sorso d’acqua, un sorso di miracolo, è dei nostri.
E mentre tutti -partiti, famiglie, classi sociali, etnie, nazioni- ripetono: “non sono dei nostri”,
il progetto di Gesù Cristo si riassume in una parola sola: “comunione con tutto ciò che vive”.
Quanti sono di Cristo e forse neppure lo sanno: lottano contro i demoni di oggi, ingiustizia violenza volgarità;
sono capaci dei miracoli dell’amore, dare vita e libertà e futuro a uno solo, alla propria famiglia, a cento fratelli.
Fuori dall’accampamento, eppure profeti. “Fossero tutti profeti”, esclama Mosé (Numeri 11, 25-29). Nella prima lettura di oggi.
Ricordiamocene quando siamo tentati di metterci su un piedistallo perché noi siamo nella verità, mentre gli altri…
quando noi siamo nella nostra patria, mentre quelli che sbarcano ogni giorno sulle nostre coste…
quando conosciamo qualcuno che crede in un altro dio o non crede in nulla…
Prima l’uomo. Sempre. E poi l’istituzione, la legge.
San Giacomo fa una lunga invettiva contro i “ricchi” (Gc 5, 1-6)…che hanno defraudato, hanno gozzovigliato, hanno condannato e ucciso…
e il giusto è vittima di questa ingiustizia -ieri come oggi-.
Ma il Signore ci richiama alla verità, all’amore, alla vita.
Il povero è sempre tiranneggiato dai prepotenti di turno, che san Giacomo così apostrofa: “Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida,
e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente”.
Preghiamo
Signore Gesù, nella Parola di oggi,
ci manifesti la tua tolleranza, la tua pazienza e il tuo amore.
Tu sai, che nella nostra debolezza, disprezziamo, emarginiamo, condanniamo i deboli, i poveri, gli emarginati.
Tu, Signore, puoi donarci la forza, l’amore, la pace.
Tu, Signore, puoi donarci i tuoi sentimenti
di bontà, di misericordia, di compassione.
Apri il nostro cuore all’amore, e insegnaci, nel nostro piccolo,
ad amare, a servire e operare per i nostri fratelli.
Il salmo ci fa cantare: I precetti del Signore fanno gioire il cuore
In questa settimana:
– 30 settembre: s. Girolamo, dottore della Chiesa, mem.
1 ottobre: S. Teresa di Gesù Bambino, carmelitana, patrona delle missioni, dottore della chiesa;
per l’Ordine carmelitano festa: inizio ottobre missionario
– 2 ottobre: santi Angeli Custodi, memoria
– 4 ottobre : san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia