Cerchiamo di seguire da vicino Gesù Cristo, e noi Carmelitani troviamo la nostra ispirazione nella vita del Profeta Elia e della beata Vergine Maria.
La memoria di Elia fu tenuta viva in modo particolare sul Monte Carmelo, dove si scelse di seguire il Dio di Israele. Secondo il racconto, Primo Libro dei Re, capitolo 18, il sacrificio di Elia, consumato dal fuoco proveniente dal cielo, ha mostrato al popolo che il Signore era il vero Dio. Elia alla presenza di Dio sul monte Horeb Elia fu disponibile per l’opera di Dio ed inviato a proclamare la sua parola. Elia intraprese un lungo viaggio per il deserto, un viaggio che lo lasciò abbattuto. Si mise sotto un albero e chiese la morte. Ma Dio non permise la sua morte e lo spinse a continuare il suo viaggio fino al monte Horeb.
Quando arrivò, Dio si mostrò ad Elia non nei consueti segni del vetero testamento del fuoco, del terremoto e del forte vento ma come una leggera brezza. Elia fu inviato nuovamente al suo popolo per continuare la volontà di Dio. Da Elia, i Carmelitani imparano a sentire la voce di Dio nel silenzio e nell’imprevedibile. Cercano di essere disposti alla Parola di Dio per formare la mente e il cuore affinché il modo di vivere ed operare sia profetico e fedele alla memoria del nostro padre Elia.
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