Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa,
mentre la notte giungeva a metà del suo corso,
il tuo Verbo onnipotente, o Signore,
è sceso dal cielo, dal trono regale.
Dio grande e misericordioso, la nuova nascita del tuo unico Figlio nella nostra carne mortale
ci liberi dalla schiavitù antica, che ci tiene sotto il giogo del peccato.
Oggi è il VI giorno fra l’ottava di Natale
Giovanni nella prima lettura (1Gv 2, 12-17) ci ricorda che il Signore ci ha rimessi i peccati, nel suo nome e nel suo amore.
“Non amate nè il mondo, nè le cose del mondo!”…ma non nel senso di disprezzo.
Solo l’amore del Signore rimane in eterno.
Il Vangelo di Luca (Lc 2, 36-40) continua con la presentazione di Gesù al Tempio, dopo la purificazione. Ieri la figura del vecchio giusto Simeone che attendeva il Messia e lo riconosce, oggi con la profetessa Anna, che aveva speso tutta la sua vita tra digiuni e preghiere nel tempio, in attesa del ritorno del Signore.
Due figure che ci fanno pensare ad essere aperti e disponibili a saper vedere il Signore quando passa nella nostra vita.
Giovanni ci ricorda che i padri hanno conosciuto Colui che è fin dal principio,
i giovani perchè hanno vinto il maligno,
i figlioli perchè hanno conosciuto il Padre,
i giovani perchè sono forti e la parola di Dio dimora in loro e hanno vinto il maligno.
Una bella promessa e una bella speranza, anche per noi oggi…