Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

III domenica Avvento

“Rallegratevi sempre nel Signore:
ve lo ripeto, rallegratevi,  il Signore èvicino” (Fil 4, 4.5)

Colletta C
O Dio, fonte della vita e della gioia,
rinnovaci con la potenza del tuo Spirito,
perchè corriamo sulla via dei tuoi comandamenti,
e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore,
Gesù Cristo tuo Figlio.

Oggi la liturgia ci dice di stare nella gioia:  stiamo celebrando, infatti, la domenica Gaudete, cioè “Rallegratevi” (colore liturgico oggi, è il rosa o rosaceo).
La liturgia è tutta incentrata sulla Parola di Dio festosa,  che rianima lo spirito sulla prossima venuta del Signore Gesù.

Il profeta Sofonia (Sof 3, 14-18a) in pochi versetti delinea la felicità del popolo di Israele:
“Gioisci, esulta, rallegrati”.  È un crescendo di sentimenti che vanno verso la direzione della salvezza. Arriva il Salvatore.

Nella seconda lettura san Paolo (Fil 4, 4-7) riprende il tema dell’antifona d’ingresso:
rallegratevi nel Signore sempre. Non ci dice di rallegrarci nelle cose del mondo, ma nel Signore.
“Non angustiatevi per nulla”. E’ interessante questa raccomandazione per noi, che siamo veramente presi dalle mille angustie della vita.
È proprio un cambio di rotta: “in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti”.

Nel vangelo secondo Luca (Lc 3, 10-18) ci viene ripresentata la figura di Giovanni Battista,
che in queste domeniche di Avvento ci tiene compagnia e ci indica la strada.
“Che cosa dobbiamo fare?”. La domanda è anche per noi -davanti al Signore- e ad ognuno spetta la risposta.
Con l’espressione “due tuniche” oggi si può intendere tutta la nostra vita piena del doppio delle cose necessarie,
anzi utili a vivere.
Le categorie che vengono da Giovanni Battista, ci rappresentano un po’ tutti: le folle, i pubblicani, i soldati.

Giovanni indica che non è Lui l’atteso dalle genti, non è Lui il Cristo.
Doveva essere molto grande l’influsso di Giovanni sul popolo se addirittura lo si confondeva e lo si scambiava per il Messia.
Ma egli è un uomo retto e saggio ed indica la strada verso il vero Messia.

In questa terza domenica, in cui il vangelo di Luca ci narra di Giovanni e dell’interrogatorio che gli facevano le folle, possiamo esercitarci,
e rientrare un po’ in noi stessi, ad ascoltare la Parola di Dio che ci invita alla comunione con Lui.
Il salmista ci fa cantare: Canta ed esulta perchè grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

In questa settimana:
Domani 16 dicembre, inizia la novena del santo Natale: Ero Cras, “sarò domani”. Sì, vieni Signore Gesù.

Il 18, 20 e 21 sono le Quattro Tempora Luciae.

 

 

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