“Dopo il battesimo di Gesù si aprirono i cieli,
e come colomba lo Spirito di Dio si fermò su di lui,
e la voce del Padre disse:
Questi è il Figlio mio prediletto,
nel quale mi sono compiaciuto” (cfr Mt 3, 16-17)
Colletta
Padre Onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano
proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo,
concedi ai tuoi figli, rinati dall’acqua e dallo Spirito,
di vivere sempre nel tuo amore.
Oggi si celebra il Battesimo del Signore: con questa festa si chiude il tempo di Natale – anche se sembra che il tempo natalizio si sia già chiuso il giorno dell’Epifania –
ed inizia la prima parte del tempo ordinario, fino al 17 febbraio.
Nella festività odierna, sembra quasi che Gesù inviti anche noi a fermarci per pregare e invocare lo Spirito Santo, affinché ci confermi nella nostra identità di figli e nella nostra missione.
La liturgia della Parola di oggi, oltre a narrarci l’episodio del battesimo (Mc 1,7-11), ci fa riflettere sui segni dell’acqua, come fonte della vita (Is 55, 1-11) e come simbolo dello Spirito Santo (1Gv 5,1-9).
Iniziamo da Isaia. “O voi tutti assetati, venite all’acqua”.
Siamo esortati a non “sprecare” denaro inutilmente. Sono invece da “acquistare” la docilità all’ascolto della Parola, la fedeltà nella vita. Il Signore è vicino e si fa trovare. L’invocazione per oggi è: Venite all’acqua, ascoltate e vivrete!
Giovanni nella sua prima lettera ci ricorda che Gesù è il Cristo, chi lo riconosce è nato da Dio.
Questo tema ci ha accompagnato tutta questa settimana delle ferie dopo l’Epifania.
Riconoscere Gesù, significa essere in comunione con il Padre e il Figlio. Se siamo figli di Dio, osserviamo i comandamenti.
Nel vangelo di Marco troviamo in pochi versetti la testimonianza di Giovanni Battista:
“Dopo di me viene uno che è più forte di me…; Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”.
Il battesimo di Gesù nel Giordano avviene e lo Spirito discende su Gesù.
Il prefazio ci illustra ancora di più il senso di questa festa:
Nel battesimo di Cristo al Giordano
tu hai operato segni prodigiosi
per manifestare il mistero del nuovo lavacro:
dal cielo hai fatto udire la tua voce,
perché il mondo credesse
che il tuo Verbo era in mezzo a noi;
con lo Spirito che si posava su di lui come colomba
hai consacrato il tuo Servo
con unzione sacerdotale, profetica e regale,
perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia,
inviato a portare ai poveri il lieto annunzio.
Siamo chiamati, ancora una volta, ad essere testimoni del Cristo, che per noi si è fatto uomo, perché tutti lo riconoscano come Messia.
Cristo che è il Figlio prediletto del Padre e in Lui ci fa figli, in Lui ci mette in comunione con il Padre.
Il suo amore arda nei nostri cuori, perché veramente possiamo essere figli di Dio, vivere in pace e amore con il prossimo. Il tempo ordinario non ci riporta nell’ordinarietà banale della nostra vita, ma ci insegna a vivere con ancora più speranza e amore nel cuore. Oggi sarebbe bello rinnovare le nostre promesse battesimali.
Inizia il tempo ordinario fino al 16 febbraio: il 17 febbraio inizia la Quaresima.
In questa settimana:
– 13 gennaio: s. Ilario di Poitiers, vescovo e dottore della Chiesa
– 17 gennaio: s. Antonio abate, mem. -domenica-
Dal 18 al 25 gennaio inizia la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.