Il vangelo di questa domenica – Matteo 4, 12-23- parla anche della chiamata di alcuni discepoli, primi fra tutti Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni.
L’annunzio del regno è il messaggio da diffondere, per dissipare le tenebre e arrivare alla luce, alla vera luce che è Cristo.
Ma il Signore chiama ancora? Si direbbe di no, se si guarda in giro. Ma cosa significa essere “scelti” o “chiamati” –Ego vos elegi de mundo-? Vocazione è il matrimonio, vocazione è la vita sacerdotale, vocazione è la vita religiosa e monastica.
Ma sembra che la società di oggi, le nuove generazioni non sanno ascoltare. Cosa ascoltano? Di certo una vita all’insegna del mordi e fuggi…mordere e fuggire tutto, sentimenti, emozioni, scelte di vita, responsabilità….all’insegna però della insoddisfazione, dell’aridità, dell’alienazione della vita, della superficialità…
Poi però ci si lamenta che la società e gli uomini fanno “schifo”, che è tutta una superficialità, stupidità, leggerezza…
Si rimedia solo con Cristo, che è venuto per darci la vita e darcela in abbondanza.
La comunità propone fine settimana di preghiera, all’insegna del silenzio, della liturgia delle Ore…
Se non ci si ferma, la corsa è inarrestabile ma senza fondamenti…
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