Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Epifania del Signore

“È venuto il Signore, nostro re:
nelle sue mani è il regno, la potenza e la gloria” (Ml 3, 1)

Colletta:
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella,
hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio,
conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede,
a contemplare la grandezza della tua gloria.

Epifania, cioè “manifestazione”: la manifestazione della povertà di Dio, Dio fatto Uomo;
Dio nella sua regalità; Dio che nasce povero.
A Dio niente della nostra condizione è estraneo: povertà, disagio, umiltà.
Ma anche regalità: oro, incenso e mirra.
Siamo chiamati ad essere “ricercatori” di Dio, come i magi: cercare sempre la verità, che è Cristo.
E si “cambia” strada, non si torna da Erode, dal male.
Ma con Cristo, la nostra vera Stella, che guida il nostro cammino, si procede.

“Ti adoreranno Signore tutti i popoli della terra” dice oggi il Salmo.
E le letture sono una manifestazione della gioia dell’Epifania,
che è una grande e bella solennità per il cuore credente.
Isaia nella prima lettura (60, 1-6) ci esorta: “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce”, la gloria del Signore brilla sopra di te.
La nostra luce è arrivata, si è manifestata.
Per lui tutti vanno, per lui tutti portano beni, oro incenso e mirra… e proclamano le glorie del Signore.

La seconda lettura, tratta dalla lettera di Paolo agli Efesini (3, 2-3a.5-6) ci parla del ministero a lui affidato, cioè la predicazione della manifestazione di Dio in Cristo Gesù agli uomini: tutti, compresi i gentili cioè i pagani, sono chiamati in Cristo Gesù.
Noi condividiamo la stessa eredità, formiamo lo stesso corpo, partecipiamo della stessa promessa.

Il vangelo secondo Matteo (2, 1-12) ci narra che dopo la nascita di Gesù, i magi vanno a Betlemme.
Erode si insospettisce e sappiamo come va a finire.
La paura di Erode è la paura dell’uomo vecchio, l’uomo che non riconosce Dio,
che non vuole un re al suo posto e che nessuno all’infuori di lui regni su Israele.
I magi non cercano lui, il re di Israele, ma cercano il Re dei Giudei che è nato.
L’inno dei vespri di questa solennità ci fa cantare: perché temi Erode?
I magi offrono oro incenso e mirra e possono simboleggiare per noi tante cose, i doni più cari, il dono della nostra vita. Come ai magi, anche a noi il Signore Dio fa vedere ogni giorno la stella che illumina il nostro cammino: Gesù Cristo. È nella sua chiesa, è nei sacramenti, è nel Pane e nel Vino, è nella Parola, è nei poveri che ci vivono accanto, è in tutti noi.

Al Signore possiamo cantare allora in questa settimana il ritornello del Salmo responsoriale:
“Ti adoreranno Signore tutti i popoli della terra”…ma noi per primi.

“Le iniziali dei nomi dei Magi- Caspar -in latino- Melchiorre e Baldassarre (C+M+B) in alcune zone della nostra Europa sono scolpite o dipinte sull’architrave di ingresso delle case per invocare protezione.
E sono anche le iniziali della formula di augurio: Cristus Mansionem Benedicat (Cristo benedica questa casa),
che rivolgo volentieri a tutti voi” (dalla lettera di Natale del Vescovo Lorenzo Loppa)

In questa solennità si legge o si canta “L’annunzio del giorno di Pasqua”, che ci anticipa l’anno che abbiamo appena iniziato.

Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto,
che culminerà nella domenica di Pasqua il 4 aprile.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi: le Ceneri, inizio della Quaresima, il 26 febbraio;
l’Ascensione del Signore, il 16 maggio;
la Pentecoste, il 23 maggio;
la prima domenica di Avvento, il 28 novembre.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti,
la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia,
lode perenne nei secoli dei secoli. Amen”

Domenica 10 gennaio: Battesimo del Signore
Dopo il Battesimo di Gesù si riprende il tempo ordinario.

In settimana:
– 8 gennaio: s. PierTommaso, carmelitano, festa
– 9 gennaio: s. Andrea Corsini, carmelitano, festa

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