“Egli mi invocherà e io lo esaudirò;
gli darò salvezza e gloria,
lo sazierò con una lunga vita” (Sl 90, 15-16)
Ci troviamo alla prima domenica di quaresima, di questo percorso di fede che ci porta alla Pasqua.
Il tema generale della Parola di Dio di oggi è duplice: da un lato l’alleanza con Lui e dall’altro le tentazioni -il male in azione-.
La prima lettura ci parla dell’alleanza tra Dio e Noè, tra Dio e ogni essere vivente (Gen 9,8-15).
Segno visibile di tale alleanza è l’arcobaleno: ancora oggi quando scorgiamo l’arcobaleno ci ricordiamo di accostare la bellezza dei colori alla profonda realtà dell’allenza tra Dio e noi.
Nella seconda lettura Pietro (1Pt 3, 18-20) ci parla del Cristo “morto una volta per sempre”:
è Cristo la nostra nuova ed eterna alleanza con Dio.
Ritroviamo la figura di Noè e la magnanimità di Dio verso tutta l’umanità.
Nel Vangelo Gesù rivive l’esperienza del suo popolo tentato nel deserto (Dt 8, 2-4).
Ma Gesù rappresenta e riassume l’umanità intera, cioè ognuno di noi. Anche noi siamo tentati, ma in lui vinciamo.
La pericope evangelica di Marco è brevissima: in due versetti ci viene detto tutto (Mc 1, 12-15).
Gesù viene “sospinto” dallo Spirito nel deserto e qui egli sta con le “fiere -bestie selvatiche- e gli angeli lo servivano”: la natura è in sintonia con il Redentore e Creatore di tutto.
Cristo riconcilia ogni cosa in sé: natura, uomo, bestie selvatiche e angeli.
“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino”: Gesù tutto ricapitola, il regno di Dio è tra noi.
Il passo della Genesi ci ricolegga a questo vangelo:
Gesù riconcilia a sé tutto, è la nostra eterna alleanza con il Padre, tra il Vecchio e Nuovo Testamento.
Lo Spirito ci sospinge all’essenziale, a ricercare la verità, ad andare a Dio.
Gesù non si lascia “vincere” dal male, dalle tentazioni, ma si pone davanti a noi, oggi, come il modello da imitare.
Ci insegna ad ascoltare la Parola di Dio, ci insegna a pregare e a condurre una vita dignitosa e tranquilla,
ci insegna a partecipare ai sacramenti per avere l’aiuto necessario e superare le prove e le tentazioni.
Gesù ci vuole insegnare ad “ascoltare” la voce dello Spirito quando la “voce” della carne ci spinge altrove, ci spinge al male. Ci vuole insegnare a “resistere” alle tentazioni, provare la nostra fedeltà e il nostro amore a Lui. Non è Dio che ci tenta, ma il male che lasciamo agire in noi.
La colletta dell’anno B così ci fa pregare:
“Dio paziente e misericordioso,
che rinnovi nei secoli la tua alleanza con tutte le generazioni,
disponi i nostri cuori all’ascolto della tua parola,
perchè in questo tempo che tu ci offri
si compia in noi la vera conversione”.
Con il salmista cantiamo: Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perchè sei tu il Dio della mia salvezza (Sl 24)
Proposito della settimana: chiedere aiuto a Gesù quando sono tentato.
Pregare di più e tenersi il cuore e la mente occupati dal Signore.
Impegnarci in questa quaresima in tre cose:
– Ascolto della Parola di Dio
– Preghiera più intensa
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