Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

I domenica quaresima C

“Egli mi invocherà e io lo esaudirò:
gli darò salvezza e gloria,
lo sazierò con una lunga vita” Sl 90, 15-16

Colletta
Signore misericordioso, che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo,
tendi verso di noi la tua mano, perchè, nutriti con il pane della Parola, e fortificati dallo Spirito,
vinciamo le seduzioni del maligno.

Il tema di questa prima domenica di quaresima è quello delle tentazioni -uguale per tutti e tre i cicli- sulla scia del monito evangelico “convertitevi e credete al vangelo”.
Il Signore Gesù ci dà la certezza che nel deserto “del mondo” non siamo soli.
E’ vero può esserci il tentatore, ma prima di tutto c’è Lui, il Signore.

Nel Deuteronomio (26, 4-10) Mosè chiede al popolo di consacrare le primizie della terra al Signore.
Egli vuol far capire al popolo che tutto viene da Dio.
Nella preghiera da dire davanti al Signore abbiamo una sintesi del cammino fatto: eravamo schiavi e il Signore ci ha liberati.

La seconda lettura – tratta dalla lettera ai Romani (10, 8-13) – ci ricorda che la Parola è in noi,
se noi confessiamo Gesù, la sua morte e risurrezione.
Il centro di tutto è la fede nella Pasqua di Gesù, nella sua passione, morte e risurrezione.

Il vangelo di Luca (4, 1-13) ci presenta le tentazioni di Gesù nel deserto, dove fu tentato per quaranta giorni. Ma l’evangelista riporta tre tentazioni precise:
– se tu sei Figlio di Dio, di a questa pietra che diventi pane: l’idolo del cibo.
– se ti prostri dinanzi a me, tutti i regni sono tuoi: l’idolo del potere.
– se tu sei il Figlio di Dio, buttati giù dal pinnacolo del tempio: l’idolo dell’onnipotenza. Ma Gesù è Dio.

In queste tre tentazioni ci sono racchiuse tutte le tentazioni, le prove, le illusioni della vita, gli idoli che abbiamo.
Gesù però ci insegna come uscire vittoriosi: la Parola di Dio e l’attaccamento-fede-amore al Padre.
Non altro, non il ragionamento, non la potenza, non i beni, ma la Parola.
Nella prima tentazione possiamo racchiudere tutto ciò che vorremmo subito e senza sforzi: la pietra che diventi pane!
Nella seconda tentazione possiamo vedere la ricerca di gloria, di potere, di onore, di successo: tutto questo è tuo, ci dice il tentatore, se ti prostri a me!
Vendersi al nemico per il potere, per salire, per primeggiare…
Nella terza tentazione possiamo vedere l’Onnipotenza di Dio messa alla prova dalla nostra superficialità, stupidità a volte: se ti butti giù Dio ti salva!
A queste tentazioni possiamo aggiungerne tante altre, magari non così appariscenti ma che in cuor nostro ci sono:
essere migliori degli altri, riuscire meglio, ottenere stima e fiducia da tutti, essere cercati e considerati… e la lista potrebbe continuare a lungo.

Ma è lo Spirito che ci fa rientrare in noi e ci ricorda: a che giova?, a che serve? che necessità ho di questo?
La tentazione, alla fine, è solo una: regnare sopra tutto e tutti, senza Cristo, e questa è la tentazione del male: noi al centro del mondo.
Gesù però nelle risposte ci insegna che solo il Padre merita tutto di noi, non il diavolo, le sue seduzioni e le sue illusioni.
Alla fine le tentazioni sono per la nostra fedeltà al Padre, a scegliere continuamente fra il comodo del mondo e le sue illusioni e Cristo,
la sua passione, morte e risurrezione.
Abbiamo bisogno di chiamare le cose con il loro vero nome: le virtù, virtù, i peccati, peccati;
le cose buone, buone, le cattive, cattive;
le tentazioni, tentazioni, la grazia, grazia.

Preghiamo con il salmista:
Resta con noi Signore, nell’ora della prova.

Chi abita al riparo dell’Altissimo, passerà all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: mio rifurio e mia fortezza, mio Dio in cui confido.

Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli, di custodirti in tutte le tue vie.

Oggi possiamo leggere e meditare il Salmo 90.

I : (10 marzo): Convertitevi e credete al vangelo
(Dt 26, 4-10: Sl 90: Rom 18, 8-13: Lc 4, 1-13).
“Ecco i giorni propizi per convertire il mio cuore a te, mio Dio.
Tempo di riconciliazione con me stessa, con i fratelli, con tutto l’universo creato.
Quaresima. Tempo di prova, ma tempo soprattutto di cambiamento totale.
Dio si fa garante nella nostra –mia- riuscita se aderisco a Lui.
Noi abitiamo all’ombra dell’Altissimo, dimoriamo in Lui e allora ‘mio rifugio, mia fortezza, mio Dio in cui confido’, di che temiamo?”
(Madre Elvira del SS.mo Sacramento I dom. di quaresima, agenda 59)

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