“Popolo di Sion,
il Signore verrà a salvare i popoli
e farà sentire la sua voce potente
per la gioia del vostro cuore” (cfr. Is 30, 19.30)
Colletta C
O Dio grande nell’amore, che chiami gli umili alla luce gloriosa del tuo regno,
raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture della superbia,
e preparaci a celebrare con fede ardente la venuta del nostro Salvatore Gesù Cristo.
Il tema di questa II domenica di Avvento ci invita alla confidenza e alla gioia
-in tema con le indicazioni liturgiche-.
La liturgia odierna, infatti, ci sprona a “raddrizzare” le nostre vie.
Il profeta Baruc (Bar 5, 1-9) con un linguaggio accorato ci dice:
“Deponi, o Gerusalemme la veste del lutto e dell’afflizione,
rivestiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre”.
Lo splendore non viene da uno qualsiasi o da qualche situazione, ma dal Signore.
E il profeta continua la preghierà: “Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul capo il diadema di gloria dell’Eterno”.
Perché? È il Signore che opera tutto questo per i suoi figli, ricondurrà Israele, con gioia, con misericordia, con giustizia.
Nella seconda lettura San Paolo (Fil 1, 4-6.8-11) ricorda ai Filippesi che lui prega sempre per loro.
È persuaso che il Signore porta a compimento le sue promesse.
Nel Vangelo secondo Luca (Lc 3, 1-6) incontriamo Giovanni Battista
che ci ricorda di “preparare la via del Signore, di raddrizzare i suoi sentieri”.
Giovanni annunciava a tutti un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Questo può avvenire se nella nostra vita riempiamo ogni burrone,
spianiamo ogni colle, raddrizziamo i passi tortuosi.
Parlando semplicemente ognuno di noi sa quale sia il burrone che deve riempire di amore,
sa quale colle deve essere abbassato dentro o fuori di noi,
sa quali passi raddrizzare nella vita di ogni giorno, nel lavoro, nella famiglia, nella comunità.
Se potessimo parlare con il Battista probabilmente ci chiederebbe come viviamo
e poi ci direbbe di far questo o quello, di tenere sott’occhio quest’altra situazione, per preparare la venuta del Signore.
In cuor nostro veramente possiamo interrogare Giovanni e chiedergli:
“Ma a quale burrone ti riferisci? Di quale colle parli? Quali passi storti faccio?”
A ognuno la libertà di rispondere sia alle sollecitazioni di Giovanni che alla chiamata del Signore!
E ricominciare sempre. L’avvento è speranza, è gioia di andare dietro e incontro al Signore.
In questa seconda domenica, in cui il vangelo di Luca ci parla di Giovanni e della sua predicazione,
possiamo esercitarci a stare al nostro posto, a non invadere il campo altrui, a “raddrizzare” le vie tortuose che magari percorriamo.
In questa settimana:
– 7 dicembre: s. Ambrogio, mem.
– 8 dicembre: Maria Immacolata, solennità
– 10 dicembre: Madonna di Loreto
– 12 dicembre: Madonna di Guadalupe -domenica-