“Come gli occhi dei servi
sono attenti ai cenni del padrone,
così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio,
finchè abbia pietà di noi.
Pietà di noi, Signore, pietà di noi” (Sl 122, 2-3)
La Parola di Dio di oggi ci introduce nel discorso dell’amore.
In Levitico troviamo alcuni “ordini”: non ruberete, non userete inganno, non opprimerai il tuo prossimo e tanti altri.
Ma il primo di tutti questi ordini è: “Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo” (Lv 19,1-2.11-18).
Nel vangelo Matteo (Mt 25,31-46) ci pone davanti il lungo brano del “giudizio” del Signore, quando siederà sul trono della sua gloria e dinanzi a Lui saranno riunite tutte le genti, e separerà le pecore dai capri. La conclusione del brano è il nostro “agire”: “ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me”.
“Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.” (Mt 25, 31-46)
Ti prego, Gesù, perché io sappia essere, anche solo in parte, come Te:
costante nella preghiera, libero dalla schiavitù delle cose e attento ai fratelli.
Il salmista ci fa cantare: Le tue parole Signore sono spirito e vita.