Io t’invoco, mio Dio, dammi risposta;
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi o Signore come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sl 16, 6.8)
Colletta
Non ci abbandoni mai la tua grazia o Padre, ci renda fedeli al tuo santo servizio e ci ottenga sempre il tuo aiuto.
La prima lettura di oggi è dal Profeta Daniele (Dn 3, 25.34-45). La lunga preghiera di Daniele al Signore per la richiesta di perdono e di misericordia.
Nel vangelo di Matteo (Mt 18, 21-35) troviamo la richiesta di “perdono” di Pietro al Signore: quante volte dovrò perdonare al mio fratello se pecca contro di me?
E il Signore Gesù risponde con un numero senza fine: 70 volte 7…per dire un’infinità di volte bisogna perdonare, come il Signore perdona a noi.
Porta poi l’esempio dei servi che erano debitori di talenti con il loro padrone.
Oggi la Parola ci invita a non essere “servi” spietati del Signore, ma buoni e misericordiosi, come Dio stesso è,
che ci perdona senza fine le nostre tante piccole e grandi mancanze.
“Se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?
Gesù gli rispose: Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.” (Mt 18, 21-35)
Maria, tu sei stata la prima ad accogliere Gesù, ti prego perché il Signore mi doni una fede forte e coraggiosa come la tua.