Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Mese di settembre

In questo mese di settembre il Signore ci accompagna ogni giorno.
Le memorie dei santi ci aiutano -come delle indicazioni stradali- sul cammino da fare dietro il Signore.
Il 1 settembre, il Carmelo, ricorda s. Teresa Margherita Redi, una giovanissima monaca, vissuta nel 1700, che morì appena 23 enne. La sua esperienza di Dio fu tutta centrata sulla parola di Giovanni: Dio è amore.
Il 3 settembre ricordiamo s. Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa. Di lui abbiamo tanti scritti. Nella lettura proposta nella sua memoria, lui stesso si rimprovera: “Che razza di sentinella sono dunque io, che invece di stare sulla montagna a lavorare, giaccio ancora nella valle della debolezza? Però il creatore e redentore del genere umano ha la capacità di donare a me indegno l’elevatezza della vita e l’efficienza della lingua, perché, per suo amore, non risparmio me stesso nel parlare di lui”.
Abbiamo poi la festa dlell’8 settembre: Natività di Maria, che con la sua potente intercessione ci porta mano nella mano a Gesù. Il 12 settembre ricordiamo il Nome di Maria.
Il 13 settembre: la memoria di s. Giovanni Crisostomo, questo grande padre della Chiesa, che fu molto perseguitato per la sua ferma dottrina.

Il 14 settembre abbiamo la festa dell’Esaltazione della Santa Croce. S. Andrea di Creta, nella lettura proposta ci ricorda: “Se infatti non ci fosse la croce, non ci sarebbe nemmeno Cristo crocifisso. Se non ci fosse la croce, la Vita non sarebbe stata affissa al legno. Se poi la Vita non fosse stata inchiodata al legno, dal suo fianco non sarebbero sgorgate quelle sorgenti di immortalità, sangue e acqua, che purificano il mondo. La sentenza di condanna scritta per il nostro peccato non sarebbe stata lacerata, noi non avremmo avuto la libertà, non potremmo godere dell’albero della vita, il paradiso non sarebbe stato aperto per noi. Se non ci fosse la croce, la morte non sarebbe stata vinta, l’inferno non sarebbe stato spogliato.
È dunque la croce una risorsa veramente stupenda e impareggiabile, perché, per suo mezzo, abbiamo conseguito molti beni, tanto più numerosi quanto più grande ne è il merito, dovuto però in massima parte ai miracoli e alla passione del Cristo. È preziosa poi la croce perché è insieme patibolo e trofeo di Dio”.
Il 15 settembre: Maria Addolorata…e la sequenza proposta dalle liturgia è una grande e accorata preghiera.

Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.

Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.

O quam tristis et afflícta
fuit illa benedícta,
mater Unigéniti!

Quæ mærébat et dolébat,
pia Mater, dum vidébat
Nati pœnas íncliti.

Quis est homo qui non fleret,
Matrem Christi si vidéret
tanto supplício?

Quis non posset contristári,
piam Matrem contemplári
doléntem cum Fílio?

Pro peccátis suæ gentis
vidit lesum in torméntis,
et flagéllis súbditum.

Vidit suum dulcem Natum
moriéndo desolátum,
dum emísit spíritum.

Christe, cum sit hinc exire,
da per matrem me veníre
ad palmam victóriæ.
Eia, mater, fons amóris
me sentíre vim dolóris fac,
ut tecum lúgeam.

Fac ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum,
ut sibi compláceam.

Sancta mater, istud agas,
Crucifíxi fige plagas
cordi meo válide.

Tui Nati vulneráti,
tam dignáti pro me pati,
pœnas mecum divide.

Fac me tecum pie flere,
Crucifíxo condolére,
donec ego víxero.

Iuxta crucem tecum stare,
ac me tibi sociáre
in planctu desídero.

Quando corpus moriétur,
fac ut ánimæ donétur
Paradísi glória.
Virgo vírginum præclára,
mihi iam non sis amára,
fac me tecum plángere.

Fac ut portem Christi mortem,
passiónis fac me sortem,
et plagas recólere.

Fac me plagis vulnerári,
cruce hac inebriári,
et cruóre Filii.

Flammis ne urar succénsus,
per te, Virgo, sim defénsus
in die iudícii.

Fac me cruce custodíri,
morte Christi præmuníri,
confovéri grátia.

Quando corpus moriétur,
fac ut ánimæ donétur
Paradísi glória. Amen.

Abbiamo diverse memorie di martiri, che ci ricordano “che il loro sangue è seme per nuovi cristiani”.
Il 17 settembre il Carmelo ricorda sant’Alberto di Gerusalemme, per noi legislatore –colui che ci ha scritto la formula vitae e poi trasformata in Regola-.
Il 21 settembre incontriamo la memoria di san Matteo Apostolo, conosciuto da tutti come pubblico esattore delle imposte –sotto il potere dei romani-.
Il 27 settembre san Vincenzo De Paoli con il suo carisma di fondatore soprattutto incentrato nella carità verso i poveri.
Il 29 settembre con la festa degli Arcangeli Michele Gabriele e Raffaele ricordiamo la potente protezione degli Arcangeli che vigilano su tutti noi.
Infine il 30 san Girolamo, dottore della Chiesa, che nella lettura del giorno ci ricorda: Se, infatti, al dire dell’apostolo Paolo, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio, colui che non conosce le Scritture, non conosce la potenza di Dio, né la sua sapienza. Ignorare le Scritture significa ignorare Cristo”.
Tutto il mese, quasi ogni giorno, abbiamo una memoria di un santo che ci ricorda che la nostra patria è nel cielo, che siamo in cammino, ma non siamo soli.

Riprende la vita sociale, la vita lavorativa -dopo la pausa estiva-, la scuola.
Le Quattro Tempora “Crucis” ci ricordano la stagione del raccolto, dell’inizio dell’autunno.

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