“Salvami, o Signore,
da tutte le mie angosce.
Vedi la mia miseria e la mia pena,
e perdona tutti i miei peccati” (Sl 24, 17-18)
Il brano di Ezechiele (Ez 18,21-28) nella liturgia odierna ci sorprende:
il malvagio che desiste dalla sua cattiva condotta viene perdonato:
“Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticata”.
Il giusto che si allontana dalla giustizia e commette il male non potrà vivere:
“Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate”.
Matteo ci presenta un passo simile: i detti degli antichi che devono essere superati per entrare nel regno dei cieli (Mt 5,20-26). “Avete inteso che fu detto…” “se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli .” (Mt 5, 20-26)
Via Crucis in Parrocchia. S. Messa e, se necessario confessandomi prima, S. Comunione. Oggi non si mangia carne.
Il salmista ci fa cantare: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.