Con voce di giubilo date il grande annunzio,
fatelo giungere ai confini del mondo:
il Signore ha liberato il suo popolo. Alleluia (cfr. Is 48,20)
Colletta
O Dio, che hai promesso di stabilire la tua dimora in quanti ascoltano la tua parola e la mettono in pratica,
manda il tuo Spirito perché richiami al nostro cuore tutto quello che il Cristo ha fatto e insegnato
e ci renda capaci di testimoniarlo con le parole e con le opere.
“Se uno mi ama, osserverà la mia Parola…”
La liturgia della Parola di questa sesta domenica di Pasqua continua il discorso delle domeniche passate.
Nella prima lettura (At 15, 1-2.22-29) viene narrata una discussione sorta tra i giudei “cristianizzati” e i pagani.
Paolo e Barnaba si vedono costretti, per la libertà che lo Spirito suscitava, ad andare a Gerusalemme.
Si direbbe un primo concilio riguardante problemi di fede e di norme pratiche sul come viverla.
Uniti, a Gerusalemme, sotto il soffio dello Spirito, gli apostoli iniziano a far “camminare la Chiesa” verso nuovi lidi.
Nella seconda lettura (Ap 21, 10-14.22-23) Giovanni ci illustra la città santa: una descrizione che ci fa sognare!
Tutto è magnificenza e splendore: il tempio è l’Agnello, la luce è la gloria di Dio. Noi saremo in questa gloria, e una parte di noi già vede questa gloria.
Il vangelo di Giovanni (14, 23-29) riporta sempre il discorso di addio di Gesù ai discepoli prima della sua cattura da parte delle guardie per arrestarlo.
“Se uno mi ama…”. Già queste parole interpellano la nostra vita e soprattutto il nostro cuore.
Se ci interroghiamo sappiamo di certo rispondere a questa domanda.
Lo Spirito Santo è donato in conseguenza di questo amore che Gesù per primo ci dona.
Amare significa mettere in pratica la parola: è una conseguenza.
Non si può amare a parole: la realtà consiste nell’osservanza dei comandamenti, nell’ascolto orante della Parola e in una vita cristiana vissuta nelle scelte di vita. Non mezze misure.
È un tutto radicale. È il nostro tutto fatto di preghiere, di limiti, di difficoltà, di peccati, ma anche di amore, servizio, donazione.
Signore Gesù, aiutaci ad osservare la tua Parola,
facci sentire l’amore del Padre.
Aiutaci ad ascoltare la voce del Padre e dello Spirito.
Donaci la tua pace, che non è quella del mondo.
Non si turbino i nostri cuori tra le vicende del mondo.
Aiutarci ad amarti e a seguirti con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze.
Il salmista ci fa cantare:
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Ci stiamo avvicinando all’Ascensione e alla Pentecoste:
invochiamo lo Spirito: Vieni!
“Se uno mi ama, osserverà la mia Parola, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui”.
Sia questa la nostra preghiera.
In questa settimana:
– 24 maggio: Maria aiuto dei Cristiani
– 25 maggio: s.ta Maria Maddalena de’ Pazzi, carmelitana, festa; s. Beda il Venerabile; s. Gregorio VII.
– 26 maggio: s. Filippo Neri, mem.