“Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio;
vi racconterò quanto ha fatto il Signore per m’anima mia”
Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di amore hai ispirato alla beata Vergine Maria, che portava in grembo il tuo Figlio, di visitare sant’Elisabetta,
concedi a noi di essere docili all’azione del tuo Spirito,
per magnificare con Maria il tuo santo nome.
La Visitazione è l’incontro fra Maria, l’ancella del Signore, e l’anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. La premura affettuosa di Maria, con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto di carità anche l’annunzio che i tempi si sono compiuti.
Giovanni che sussulta nel grembo materno inizia già la sua missione di Precursore.
Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l’Annunciazione e al nascita del Battista. (Mess. Rom.)
Dopo l’annunciazione e ricevuto lo Spirito Santo, Maria si recò da Nazaret in Galilea a trovare Elisabetta in Giudea, in una città tradizionalmente ritenuta Ain-Karim situata 6 km ad occidente di Gerusalemme.
Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, cioè fino alla nascita di suo nipote Giovanni, il futuro Battista.
Le letture proposte sono:
Sofonia (sof 3, 14-18) che in pochi versetti ricorda la venuta del Signore e la sua presenza in Israele.
oppure Romani (Rom 12, 9-16b) una parte dell’inno alla carità.
Luca 1, 39-56 il racconto del brano della visitazione di Maria ad Elisabetta.
Con il salmista possiamo dire: Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
Si conclude oggi il mese mariano.