Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Vita nascente…vita consacrata

Nello stesso giorno, 2 febbraio festa della Presentazione di Gesù al Tempio, si celebra la 47 giornata nazionale per la vita e l’annuale giornata della vita consacrata…

La vita che nasce e la vita che si dona.

Eppure oggi sono in crisi entrambe: la denatalità e la mancanza in generale delle vocazioni alla vita consacrata.

Ma a ben pensarci è la “vocazione” che è in crisi, la vocazione alla vita, la vocazione alla vita consacrata, la vocazione alla famiglia. La crisi investe tutti i campi…più e più coppie non si sposano, non hanno la possibilità –per le politiche statali di lavori flessibili e quindi senza sicurezza alcuna- di comprare casa, aumentare la famiglia…intessere relazioni stabili.

La vita consacrata, i chiamati, sempre meno si affacciano a seguire il Signore…eppure è eterna la vocazione di Gesù Cristo, Signore nostro, che visse povero, casto e obbediente.

Il battesimo ci unisce tutti in eguale dignità, ma ognuno con la sua vocazione.

San Francesco di Sales, scrivendo a Filotea, diceva che non tutti possiamo fare tutto. Nella società c’è bisogno di tutti –  del panificio come del macellaio, del pescivendolo come del fruttivendolo; lo stesso per la ferramenta e gli altri bisogni.

Il corpo umano è composto da tante membra e ciascuna per la sua parte serve al tutto.

Oggi, in una cultura della lotta per la supremazia e dell’ossessione per la visibilità, la Chiesa è chiamata a ripetere le parole di Gesù, a farle rivivere in tutta la loro forza. «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio, o con quale parabola possiamo descriverlo?». […]

«Come avverrà questo?», si domandava Maria a Nazareth (Lc 1,34) dopo aver ascoltato la Parola. La risposta è una sola: restare all’ombra dello Spirito e lasciarsi avvolgere dalla sua potenza” (Relazione di sintesi, conclusione).

Ricordando sempre, come disse Gesù: “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me ed io in lui, questi porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla” (Gv 15, 5), “…avendo di mira la salvezza delle anime, che dev’essere sempre nella Chiesa la legge suprema” (canone 1752).

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