Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

XXXI settimana

“Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,  Signore mia salvezza” (Sl 37/38, 22-23).

Colletta B
O Dio, tu sei l’unico Signore e non c’è altro Dio all’infuori di te;
donaci la grazia dell’ascolto, perchè i cuori, i sensi e le menti,
si aprano alla sola parola che salva,
il Vangelo del tuo Figlio, nostro sommo ed eterno sacerdote.

La liturgia di oggi inizia con questa colletta, dal sapore sapienziale e supplice:
«Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi».

Il salmista ci fa cantare: Ti amo, Signore, mia forza.

“Potremmo intitolare questa domenica come -la domenica dell’amore.
Questa è una legge che risale ai tempi lontani quando ancora si aspettava il Messia.
Anche in Levitico 19.18 si parla dell’amore: amore del prossimo.
Luca nella parabola del buon samaritano (Lc 10, 25-37) sembra ribadire quell’amore del Levitico.
L’amore del prossimo va con l’amore di Dio, senza distinzione.
Talora, possiamo pensare che basta osservare la legge per essere in consonanza con ciò che Dio -Gesù ci comanda e raccomanda per sentirsi a posto
con la coscienza nei confronti del prossimo.
Ma la legge va molto oltre, va al cuore. E la legge dell’amore è quella che più di tutte ci fa oggetto del giudizio di Dio.
Come ami? nell’amore che offri o che si fa offerta spontanea quale sigillo porta quello di Dio o quello del mio io?
Il cuore dell’alleanza è l’amore, ma l’amore purificato da ogni egoismo. Non certo quello fiscale ma quello gratuito
che profuma del profumo del cuore di Cristo.
L’amore non abbraccia una parte di noi soltanto ma tutto il nostro essere.
La legge dell’amore -che è adesione al Signore- non ci toglie nulla anzi è proprio questa santissima legge che ci rende liberi e ci realizza
pienamente sia come persone, sia come consacrati, sia come laici: individualmente, comunitariamente, socialmente.
Del resto, io penso così: il Natale si spiega con l’amore. La croce si spiega con l’amore. L’Eucaristia si spiega con l’amore.
Non c’è altra spiegazione all’amore di Dio se non l’amore che è se stesso: “una volta per tutte Cristo sacerdote offrendo un sacrificio”.
Il vero culto spirituale a Dio è il nostro sacrificio vivo e santo a Lui gradito.
La “bella notizia” non fa che indicarci la via dell’amore che porta alla salvezza e alla Terra Promessa. L’amare Dio con tutto il cuore mente e forze
significa amare il prossimo con la stessa intensità perchè la misura con cui amiamo il prossimo è la misura reale e leale con cui amiamo Dio”.
(madre M. Elvira del SS.mo sacramento, commento alla XXXI domenica B, anno 2006).

In questa settimana:
– 5 novembre: beata Francesca D’Amboise, carmelitana
– 6 novembre: san Nuno Pereira, carmelitano
– 7 novembre: beati Angel Prat e compagni martiri, carmelitani martiri
– 8 novembre: s.ta Elisabetta della Trinità, mem.ù
– 9 novembre: Dedicazione basilica lateranense, festa

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