Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

1 maggio

Voi siete un popolo redento;
annunziate le grandi opere del Signore,
che vi ha chiamato dalle tenebre
alla sua ammirabile luce. Alleluia.

Dio onnipotente ed eterno, rendi sempre operante in noi il mistero della Pasqua,
perchè, nati a nuova vita nel Battesimo,
con la tua protezione possiamo portare molto frutto e giungere alla pienezza della gioia eterna.

Gli Atti oggi ci propongono la “reazione” dei fedeli della sinagoga di Antiochia di Pisidia,
cioè che molti ascoltarono le parole di Paolo e il sabato seguente il numero dei fedeli era
una moltitudine.
A questa vista i Giudei furono pieni di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni
di Paolo.

Il Vangelo di Giovanni (Gv 14, 7-14) è il seguito del discorso di addio di Gesù.
Conoscere Lui è conoscere il Padre.
Filippo osa fargli la domanda: mostraci il Padre…
Ma Gesù gli risponde: “Chi ha visto me ha visto il Padre”.

Con il salmista cantiamo:
Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.

***

Oggi è la memoria di san Giuseppe Lavoratore
“Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Mangerai del lavoro delle tue mani,
sarai felice e godrai d’ogni bene. Alleluia” (Sl 127, 1-2)

O Dio, che nella tua provvidenza hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro al disegno della creazione, fa che per l’intercessione e l’esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti.

La memoria facoltativa del 1 maggio sostituisce quella fissata da Pio II nel 1955.
“Santificare il lavoro” è il messaggio di questa celebrazione.

Le letture proposte per la celebrazione sono:
Gen 11, 26, 2, 3;
oppure Col 3, 14- 15, 17-23-24
salmo 89/90
Mt 13, 54-58

Antifona di comunione:
Tutto ciò che fate in parole e opere,
tutto si compia nel nome del Signore Gesù,
rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

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