Nato tra il 1880 e il 1890 a Bokendela (Congo), nella tribù dei Boangi.
Fin da ragazzo, per vivere fu costretto a lavorare come muratore o nei campi.
Si convertì al cristianesimo nel 1906. Mentre lavorava alle dipendenze dei colonizzatori in una piantagione di Ikili, dal padrone gli venne proibito di cristianizzare i suoi compagni di lavoro. Il 22 aprile 1909 il sovrintendente della fattoria, dopo avergli strappato lo Scapolare del Carmine, che Isidoro portava come espressione della propria fede cristiana, lo fece fustigare duramente a sangue. In seguito alle ferite riportate in questa “punizione” per la sua fede, sopportate pazientemente e perdonando il suo aggressore, morì il 15 agosto dello stesso anno.
E’ stato beatificato da Giovanni Paolo II il 24 aprile 1994.