Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

12 settembre

E’ ricomparsa da pochi anni questa memoria del Nome di Maria,
accorpata con la riforma alla Natività di Maria l’8 settembre.

La memoria del Santo Nome di Maria è utile a ricordarci che Maria è presente nella nostra vita.
Più che il ricordo storico di questa festa è interessante ricordare che Maria è la madre di Gesù,
dunque madre nostra.
Il nome nel mondo semitico -biblico- non è una cosa a casaccio come da noi,
o da telenovele, o da mode,
ma il nome era qualche cosa di più di un semplice vocabolo distintivo:
manifestava la natura stessa della persona.

La liturgia riserva solo la colletta ma con il proprio della liturgia del giorno.

La festa del “Santissimo nome di Maria” fu concessa da Roma, nel 1513, ad una diocesi spagnola: Cuenca.
Soppressa dal Pontefice S. Pio V (Antonio Michele Ghislieri, 1566-1572),
fu ripristinata da Papa Sisto V (Felice Peretti, 1585-1590) e poi estesa nel 1671 al Regno di Napoli e a Milano.
Il 12 settembre 1683, avendo Giovanni Sobieski, con i suoi polacchi, vinto i Turchi che assediavano Vienna e minacciavano la cristianità,
il Beato Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi, 1676-1689), in rendimento di grazie, estese la festa alla Chiesa Universale e la fissò alla domenica fra l’ottava della Natività.
San Pio X (Giuseppe Sarto, 1903-1914) la riportò al 12 settembre.
A Roma c’è una Chiesa dedicata al “Santissimo Nome di Maria”, costruita nel XVIII secolo,
che si trova presso il Foro Traiano, nel rione Trevi:
il culto fu instaurato da Giuseppe Bianchi, già nel 1685, nella chiesa di S. Stefano del Cacco a Roma nel rione Pigna,
per poi essere confermato dalla fondazione della “Congregazione del Santissimo Nome di Maria”,
approvata formalmente nel 1688.

Nel 1694 la congregazione si trasferì alla chiesa di S. Bernardo a Colonna Traiani,
una piccola chiesa edificata su una costruzione del XV sec. appartenuta alla compagnia di S. Bernardo di Chiaravalle, nei pressi della Colonna Traiana.
In seguito venne acquistato il terreno adiacente in previsione della costruzione, che avvenne tra il 1736 ed il 1751 ad opera dell’architetto francese Antoine Derizet.
L’interno della Chiesa è ellittico. Vi sono sette piccole cappelle, decorate in marmo policromo.
S. Paolo della Croce diceva: “Nei bisogni gettatevi nelle braccia di Maria Santissima, ricorrete a Lei come a una Madre misericordiosa,
poi non vi inquietate, non vi perdete d’animo, ma fidatevi di Lei.”

All’ufficio delle letture viene proposta la celebre omelia di san Bernardo:
Diciamo ora qualche cosa su questo nome che significa : ” Stella del mare”‘ che sembra convenire perfettamente alla Vergine Madre.
Molto felicemente ella viene infatti paragonata a una stella perché come la stella emette i propri raggi senza alterarsi,
così la Vergine partorisce il Figlio senza alcun deterioramento fisico; né il raggio diminuisce il chiarore della stella, né il Figlio diminuisce l’integrità della Vergine.

Ella è dunque la nobile stella spuntata da Giacobbe, i cui raggi illuminano l’universo,
il cui splendore rifulge nei cieli, penetra gli abissi e avvolge la terra e riscaldando più le menti che i corpi, alimenta le virtù e distrugge i vizi.
Ella è la stella rilucente e meravigliosa che elevata sull’ immensità di questo mare splende radiosa per i suoi meriti e i suoi fulgidi esempi.
O tu che nelle vicissitudini della vita.
Più che camminare per terra hai l’impressione di essere sballottato fra tempeste e uragani, se non vuoi finire travolto dall’infuriare dei flutti,
non distogliere Io sguardo dal chiarore di questa stella!
Se insorgono i venti delle tentazioni se t’imbatti negli scogli delle tribolazioni guarda la stella, invoca Maria.
Se vieni travolto dalle onde della superbia, dell’ambizione, della mormorazione, dell’invidia, della gelosia: guarda la stella, invoca Maria.
Se l’ira, l’avarizia, la concupiscenza della carne scuotono la navicella della tua anima: guarda la stella, invoca Maria.
Se turbato dalla gravità dei tuoi peccati, confuso per le brutture della tua coscienza,
atterrito dal rigore del giudizio stai per venire risucchiato dal baratro della tristezza e dall’abisso della disperazione guarda la stella, invoca Maria .
Nei pericoli, nelle difficoltà e nei momenti di incertezza, guarda la stella, invoca Maria.
Abbila sempre sulla bocca. abbila sempre nel cuore e se vuoi ottenere l’aiuto della sua preghiera, non tralasciare di imitarne gli esempi.
Seguendo lei non andrai fuori strada, pregandola non dispererai, pensando a lei non sbaglierai.
Se ella ti sostiene non cadrai, se ella ti protegge non avrai nulla da temere, se ella ti guida non ti affaticherai,
se ti sarà favorevole giungerai alla mèta e così potrai sperimentare tu stesso quanto giustamente sia stato detto: “e il nome della vergine era Maria.”

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