Lc 11, 15-26
Il Vangelo odierno ci parla di Gesù e di Beelzebul e ci descrive diverse scene: “dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio…” (v. 15) inizia un discorso con alcuni che ritengono che egli “scacci i demoni in nome di Beelzebul” (v. 15). Ma Gesù fa capire che “ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra” (v. 17). Non può operare contro Beelzebul ed essergli amico, quindi con la sua presenza – che scaccia anche i demoni – indica che è giunto il regno di Dio.
Gesù, poi, prosegue: “quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo” (v. 21) per dire: “chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde” (v.23), invita ad essere con Lui per raccogliere. La finale di questo vangelo prosegue ancora su “lo spirito immondo” (v.24). Non essere per Cristo porta ad avere spiriti peggiori che portano a una “condizione finale peggiore di prima”. Ma, con Gesù, “il principe di questo mondo sarà gettato fuori” (cfr. Gv 12, 31).
Signore Gesù, con te non temiamo alcun male: Beelzebul non ha nessun potere su di noi se tu sei presente, se tu sei in noi, se tu fai la guardia al palazzo del nostro cuore. Aiutaci ad essere sempre con te, per raccogliere con te, per essere uniti a te. Tu che conosci i nostri pensieri, tu sai che, “senza di te, non possiamo far nulla” (cfr. Gv 15, 5).