Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
in cielo, in terra e sottoterra,
perché Gesù si è fatto obbediente fino alla morte, alla morte di croce:
per questo Gesù Cristo è il Signore, ma gloria di Dio Padre.
Colletta
Padre misericordioso, tu hai voluto che il Cristo tuo Figlio subisse per noi il supplizio della croce per liberarci dal potere del nemico; donaci di giungere alla gloria della risurrezione.
Isaia ci descrive molto profondamente il dolore di questo servo del Signore: ” Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso” (Is 50,4-9a), che per noi è proprio l’anticipazione di Cristo.
Oggi abbiamo il vangelo di Matteo, che ci narra degli apostoli che si preparano per la Pasqua, ma anche di Giuda che va dai sommi sacerdoti per dir loro: “Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?”. E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo (Mt 26,14-25). Si avvicina sempre più l’ora della passione per il Cristo Gesù. “Guai a quell’uomo dal quale il figlio dell’uomo viene tradito!.” (Mt 26, 14-25).
Oggi ti prego per tutti quelli che in tanti modi ti tradiscono nella loro vita di ogni giorno, perché accolgano il tuo amore che perdona.