Di null’altro mai ci glorieremo
se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore:
egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione;
per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati.
O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di consegnarci alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fà che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita.
Oggi, giovedì santo, inizia il triduo pasquale: “centro di tutto l’anno liturgico”, con la passione, crocifissione e risurrezione di Cristo Signore -così si ascolta il giorno dell’Epifania del Signore quando c’è l'”annuncio del giorno di Pasqua”-.
Tutta la liturgia è incentrata sull’amore totale del Cristo: “Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv 13,1-15).
“Li amò sino alla fine” (Gv 13, 1-15)
Grazie Gesù!
Messa “in coena Domini” ore 19 con Mons. Lorenzo Loppa, vescovo emerito di Anagni-Alatri