Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Ascensione A

“Uomini di Galilea, perchè fissate nei cieli lo sguardo?
Come l’avete visto salire al cielo,
così il Signore ritornerà”. Alleluia. (At 1, 11).

Colletta
Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre,
per il mistero che celebra in questa liturgia di lode,
poichè nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità
è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo,
viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria.

Perché stiamo a fissare lo sguardo nei cieli? Siamo invitati ad abbassare lo sguardo a terra,
verso i nostri fratelli e sorelle perché Gesù, morto, risorto e asceso al cielo, si è “nascosto” in ogni persona che incontriamo nel nostro cammino.

Leggiamo le letture.
Gli Atti (1, 1-11) ci presentano una sintesi del nostro credo, dopo la risurrezione di Gesù.
Nella lettera agli Efesini (1, 17-23) san Paolo con una lunga preghiera chiede a Dio, per mezzo di Gesù, per tutti “uno spirito di sapienza e di rivelazione”.
Viene chiesta “l’illuminazione degli occhi della mente” perché lo spirito possa conoscere la via della salvezza,
penetrare nei misteri della fede e oltrepassare i ragionamenti umani.

Nel Vangelo (Mt 28, 16-20) vediamo i discepoli che dalla Giudea tornano in Galilea per incontrare il Signore Gesù.
La più grande e sicura certezza: “Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo”.
Nessun smarrimento, nessuna delusione, nessuna illusione: non siamo soli… “Io sono con voi tutti i giorni”.
Ed è questa la nostra fede, questa la speranza che non muore mai e che ci spinge alla carità:
non essere soli, sapere che Lui è sempre accanto a noi e che non ci abbandona mai.
Queste sono le certezze della fede, certezze che il mondo non ha e pare che non voglia avere.
Il Signore Gesù in questo vangelo ci vuole ricordare tre cose:
– andate e fate discepoli;
– battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo;
– insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.

Facciamo nostra, quindi, questa festa dell’ascensione di Gesù.
Cerchiamolo qui in terra, tra le persone che incontriamo, guardandole negli occhi.
Riconoscere il Cristo nei fratelli e nelle sorelle è un ottimo esercizio di ascesi!
Ci doni il Signore lo Spirito dall’alto e ci sovrasti con i doni della sapienza, della scienza, della pace, dell’amore e del servizio.

Il salmista ci fa cantare: “Ascende il Signore tra canti di gioia”.

In questa settimana:
– 25 maggio: s. Maria Maddalena De’ Pazzi, carmelitana, festa
– 26 maggio: s. Filippo Neri, mem.
– 29 maggio: s. Paolo VI, papa, mem. fac.

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