Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Battesimo di Gesù

“Dopo il battesimo di Gesù si aprirono i cieli,
e come colomba lo Spirito di Dio si fermò su di lui,
e la voce del Padre disse:
Questi è il Figlio mio prediletto,
nel quale mi sono compiaciuto” (cfr Mt 3, 16-17)

Colletta
Padre Onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano
proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio,
mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo,
concedi ai tuoi figli, rinati dall’acqua e dallo Spirito,
di vivere sempre nel tuo amore.

Oggi si celebra il Battesimo del Signore:
con questa festa si chiude il tempo di Natale – anche se sembra che il tempo natalizio si sia già chiuso il giorno dell’Epifania –
ed inizia la prima parte del tempo ordinario, fino al 2 marzo, inizio della quaresima-.
Nella festività odierna, sembra quasi che Gesù inviti anche noi a fermarci tutti i giorni per pregare e invocare lo Spirito Santo,
affinché ci confermi nella nostra identità di figli e nella nostra missione.

La liturgia della Parola di oggi ci narra l’episodio del battesimo di Gesù con Giovanni Battista (Lc 3,15-16.21-22).
Con Isaia 40, 1-5.9-11 torniamo al tempo di natale: “consolate, consolate il mio popolo”.
La seconda lettura Tt 2, 11-14; 3, 4-7 sentiamo ripetere: “è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini”.

Riconoscere Gesù, significa essere in comunione con il Padre e il Figlio.
Se siamo figli di Dio, osserviamo i comandamenti.

Nel vangelo di Luca troviamo in pochi versetti la testimonianza di Giovanni Battista: “Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”.
Il battesimo di Gesù nel Giordano avviene e lo Spirito discende su Gesù.

Come la vita terrena di Gesù è cominciata per opera dello Spirito Santo,
così la sua vita apostolica inizia con una particolare unzione dello Spirito.
La sua azione nel mondo non è mai sganciata da quella del Padre e dello Spirito,
tutto in lui si compie nel Padre per mezzo dello Spirito Santo ed è proprio il Padre e lo Spirito che gli danno testimonianza:
egli è il Figlio prediletto, la Parola eterna cui bisogna volgere ascolto e che bisogna seguire in tutto.
Infatti, il battesimo di Gesù ci richiama anche al significato pieno del nostro battesimo nel quale rinasciamo alla vita nuova in Cristo
e veniamo inseriti nella fedele sequela di Gesù.

Oggi possiamo fare memoria del nostro battesimo che ci ha innestati in Cristo, nella chiesa, ci ha resi figli nel Figlio.

Il prefazio ci illustra ancora di più il senso di questa festa:
Nel battesimo di Cristo al Giordano
tu hai operato segni prodigiosi
per manifestare il mistero del nuovo lavacro:
dal cielo hai fatto udire la tua voce,
perché il mondo credesse
che il tuo Verbo era in mezzo a noi;
con lo Spirito che si posava su di lui come colomba
hai consacrato il tuo Servo
con unzione sacerdotale, profetica e regale,
perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia,
inviato a portare ai poveri il lieto annunzio.

Con il salmista cantiamo:
Benedici il Signore, anima mia.

Cristo che è il Figlio prediletto del Padre e in Lui ci fa figli, in Lui ci mette in comunione con il Padre.
Il suo amore arda nei nostri cuori, perché veramente possiamo essere figli di Dio, vivere in pace e amore con il prossimo. Il tempo ordinario non ci riporta nell’ordinarietà banale della nostra vita, ma ci insegna a vivere con ancora più speranza e amore nel cuore.

Inizia il tempo ordinario: per la comunità iniziano gli esercizi spirituali.
In questa settimana:
– 13 gennaio: s. Ilario, vescovo e dottore, mem.

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