Concludiamo in questa settimana l’anno liturgico.
Sabato 26 novembre inizia l’Avvento che ci porterà al Natale di Gesù.
Dall’orazione di Cristo Re leggiamo: “Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rinnovare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, re dell’universo, fa che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine”.
Quale può essere la nostra schiavitù?
Ma…può essere il senso dell’onnipotenza, l’attaccamento al denaro, la smania del divertimento a tutti i costi, la carriera, il disordine morale, il non fare nulla per la vita dello spirito.
Il Signore, nostro Re, viene a liberarci da tutto questo perché lo serviamo, lo lodiamo e lo amiamo senza fine.
Bella la nostra vocazione: servirlo, lodarlo e amarlo senza fine.
Se Cristo è il nostro Re, allora doniamogli la vita!
Se Lui è veramente il nostro Re, viviamo nel suo regno, facendo la sua volontà.
Se Cristo è il nostro Re, decidiamoci di lavorare per Lui.
Cristo nostro Re ci porta la pace del cuore, ci dona l’amore,
che a loro volta ci portano al rispetto della dignità della persona e del valore alla vita umana, al progresso, alla civilizzazione.
E’ l’ultima settimana del Tempo Ordinario: inizia poi l’Avvento che ci porta al Natale -inizia l’anno A-.
Come vogliamo prepararci?
A pensarci bene, dovremmo dire: non ci vogliamo preparare!!! perchè tale è lo stato d’animo che ci accompagna. Diciamo anche che non ci interessa nulla di nulla. Si sbaglia?
Di certo faremo quello che ogni giorno ci richiede il nostro stato di vita: lo faremo magari con più amore, con più dedizione, con più slancio.
Dedicheremo qualche minuto al Signore, magari con la preghiera delle Lodi e dei Vespri.
Parteciperemo a qualche incontro di Lectio in parrocchia, o gruppi liturgici che preparano alla liturgia della Parola del tempo forte che viviamo.
Leggeremo –prima di addormentarci- una Parola della Sacra Scrittura….
Se no, che preparazione al Natale è?
Saremo disponibili all’altro, accoglienti, amorevoli, servizievoli…sono anche questi segni della preparazione al Natale.
Non si improvvisa nulla…ma tutto nasce e può nascere dall’amore e dall’accoglienza prima di Cristo in noi e poi del fratello/sorella che ci vivono accanto.