A te Signore, elevo l’anima mia,
Dio Mio in te confido:
che io non sia confuso.
Non trionfino su di me i miei nemici.
Chiunque spera in te non resti deluso. (Sl 24, 1-3)
Colletta
O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere
al tuo Cristo che viene, perchè egli ci chiami accanto a sé nella gloria
a possedere il regno dei cieli.
In questo tempo di Avvento avremo come compagno di viaggio il profeta Isaia.
Nella prima domenica, possiamo pensare di “andare incontro” al Signore:
un incontro che si concretizza nella partecipazione ai Sacramenti,
nell’andare al Signore nell’Eucaristia domenicale o giornaliera,
e come ci direbbe Papa Francesco, con la confessione, con la richiesta di misericordia del Signore.
Il ritornello del salmo responsoriale ci fa cantare: Andiamo con gioia incontro al Signore.
Nella prima lettura il profeta Isaia (Is 2, 1-5) ci descrive una “visione” su Giuda e Gerusalemme:
“da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la Parola del Signore”.
Tutti cammineranno alla luce del Signore.
Nella seconda lettura san Paolo (Rm 13, 11-14a) sembra dirci che la venuta del Signore è vicina.
Ma è una venuta vicina per la salvezza: il Signore viene e verrà!
Nel Vangelo (Mt 24, 37-44) abbiamo la descrizione di “eventi” che ci ricordano di “vegliare”, di stare pronti,
perchè il Signore verrà, e verrà quando non pensiamo noi.
Ma non è un linguaggio di paura, ma di attesa di Colui che si ama!
Il tempo di Avvento che stiamo iniziando è un tempo di grazia, tempo di luce, tempo di risveglio…
Dio nasce in un profondo silenzio.
Si chiude mese di novembre, mese in cui abbiamo ricordato i nostri defunti, e inizia l’ Avvento.
Entriamo nel mese che sancisce l’inizio dell’anno liturgico.
Avvento significa attesa, ma anche silenzio, interiorità, intimità.
Vorremmo che l’attesa, in silenzio e preghiera, fosse condivisa con Maria, madre di Gesù,
per ripensare a tutta la storia della salvezza che proprio in Gesù trova compimento.
Gesù il Verbo, la Parola del Padre che diventa uomo in tutto tranne che nel peccato.
Il prefazio ci fornisce qualche indicazione su come attendere il Signore.
“Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno”.
Oppure l’altro Prefazio:
“Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
In questa settimana -in chiesa e anche in casa- si può preparare la corona di Avvento, accendere la prima candela
e pregare insieme con i nostri cari, i familiari, le nostre comunità.
Si trova anche un canto per aiutarci: Si accende una luce
Si accende una luce all’uomo quaggiù, presto verrà tra noi Gesù.
Vegliate lo sposo, non tarderà, se siete pronti vi aprirà.
Rit. Lieti cantate: gloria al Signore, nascerà il Redentor!
1 domenica. la candela dei profeti:
si accende una luce all’uomo quaggiù presta verrà tra noi Gesù.
Annuncia il profeta la novità: il re messia ci salverà. Rit.
Inizia la novena per l’Immacolata Concezione il giorno 28.
– 30 novembre: s. Andrea apostolo, festa
– 3 dicembre: s. Francesco Saverio, memoria.