A te Signore, elevo l’anima mia,
Dio Mio in te confido: che io non sia confuso.
Non trionfino su di me i miei nemici.
Chiunque spera in te non resti deluso. (Sl 24, 1-3)
Colletta B
O Dio, nostro Padre, nella tua fedeltà che mai vien meno ricordati di noi,
opera delle tue mani, e donaci l’aiuto della tua grazia,
perchè attendiamo vigilanti con amore irreprensibile
la gloriosa venuta del nostro redentore.
Iniziamo l’avvento con questa bella preghiera della colletta.
Un grido, un’invocazione accorata apre la liturgia della Parola di questa I domenica di Avvento:
è il profeta Isaia (Is 63,16-17.19; 64,1-7) che dice: “Se tu squarciassi i cieli e scendessi!”.
Questo il Signore lo fa, Lui i cieli li squarcia e scende…
Ma Isaia ci fa anche pregare con queste intense parole -molto confortanti per il nostro cuore-:
“Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema?”
Paolo, nella seconda lettura (1Cor 1,3-9) afferma che tutti noi aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, che è venuto nel tempo, e che verrà, viene sempre!
E Gesù, nel vangelo di Marco (Mc 13,33-37) ci esorta a vegliare perché non sappiamo quanto egli tornerà. Ma, senza dubbio, tornerà. In cinque versetti ci condensa l’attesa del ritorno del Signore,
come il padrone che tornerà in un’ora che non sappiamo.
Il Salmo responsoriale ci fa cantare: Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Il prefazio ci fornisce qualche indicazione su come attendere il Signore.
“Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno”.
Oppure l’altro Prefazio:
“Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
Tutto l’avvento è nel prepararci al ritorno del Signore.
Sono poche le memorie e le feste da ricordare, per non dissiparci e distrarci.
In questa settimana:
– 7 dicembre: s. Ambrogio, mem.
Per chi prepara in casa la corona di Avvento: si accende la prima candela.
Iniziata già dal 29 novembre la novena all’Immacolata.