Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Tempo di Avvento

Il tempo liturgico che va dai primi vespri di sabato 3 dicembre fino ai primi vespri di Natale (esclusi) è quello dell’Avvento.
Tale tempo liturgico ruota attorno a due prospettive principali.
La prima prospettiva è data dalla parola avvento (dal latino adventus che vuol dire venuta, arrivo)
e sta ad indicare la venuta del Signore.
La seconda prospettiva è escatologica, riguarda cioè la fine dei tempi,
e indica la seconda venuta del Signore alla fine dei tempi.

Il Tempo di Avvento, dunque, ha una doppia caratteristica:
preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo,
lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.

Le letture del Vangelo nelle singole domeniche hanno una caratteristica propria:
si riferiscono alla venuta del Signore alla fine dei tempi
– I domenica: la vigilanza: “vegliate perchè non saperte in quale giorno il Signore vostro verrà” (Mt 24, 37-44)
– II e III domenica: agli antefatti immediati della nascita del Signore con Giovanni Battista (Mt 3, 1-12; Mt 11, 2-11)
– IV domenica: l’annuncio a Giuseppe, su Maria, sua sposa, che era incinta (Mt 1, 18-24).

Le letture dell’Antico Testamento sono profezie sul Messia e sul tempo messianico, tratte dai vari profeti. Le letture dell’Apostolo contengono esortazioni e annunzi, in armonia con le caratteristiche di questo tempo.

Nel corso dell’Avvento si celebra la solennità dell’Immacolata Concezione di Maria,
la Vergine Madre del Signore e Madre nostra, preceduta dalla novena, che inizia il 29 novembre.
Il tempo d’Avvento è tempo mariano per eccellenza perché Maria è in “dolce attesa” del Figlio.
Anche noi siamo chiamati a diventare “generatori di Dio”, come diceva il carmelitano beato Tito Brandsma.

In questo periodo di Avvento il Gloria non si recita né si canta. Questo per indicare la sobrietà del periodo che ci apprestiamo a vivere.
Sobrietà che cederà il passo alla gioia nella notte di Natale con il canto solenne del Gloria.
Il tempo di Avvento -preparazione alla venuta del Signore- ci invita ad una preghiera comunitaria maggiormente raccolta, sia quando ci si ritrova insieme, sia in casa, sia nel posto di lavoro.
In nessun luogo dobbiamo escludere il Signore, il suo ricordo, la sua Presenza nella nostra vita.

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