I miei occhi sono sempre rivolti al Signore:
egli libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi pietà,
perchè sono povero e solo. (Sl 24, 15-16)
Colletta
O Dio dei nostri padri,
che ascolti il grido degli oppressi,
concedi ai tuoi fedeli di riconoscere nelle vicende della storia
il tuo invito alla conversione,
per aderire sempre più saldamente a Cristo,
roccia della nostra salvezza.
Questa domenica terza di quaresima non è la solita dell’anno A e B che ci vengono subito alla mente.
La prima lettura ci narra la “chiamata di Mosè”, insolita per noi (Es 3, 1-8a.13-15).
Mosè pensa a un fenomeno “strano” il roveto che arde ma non brucia. In realtà è Dio che gli parla
e gli sta facendo vedere che “Dio” arde ma non si consuma, ogni cosa è per Lui sempre presente e vivente.
Se Dio chiama…noi dobbiamo solo rispondere anche se apparentemente è un fallimento.
La seconda lettura (1Cor 10.1-6.10-12) San Paolo ci ricorda che gli israeliti nel deserto furono
nutriti dalla mano di Dio, che dava loro da mangiare e bere, ma quella roccia era ed è Cristo.
Inutili abbassarsi alle mormorazioni come gli israeliti nel deserto, servono solo a farsi del male,
a non stare in piedi e cadere.
Il Vangelo (Mt 4, 17) ci narra una vicenda diremmo oggi di cronaca nera…
i Galilei che Erode fece uccidere insieme ai loro sacrifici, e lo stesso la morte per la caduta
della torre di Siloe su molti uomini. Gesù chiede: erano veramente peccatori e colpevoli più degli altri?
ma chi sono questi altri? anche noi…quando leggiamo gli eventi della storia nella categoria mentale
del peccato e delle colpe.
Il Signore con la vicenda della pianta del fico…ci dice: ti dò il tempo per tornare a me,
per portare frutto, per essere una pianta che non sfrutta solo il terreno -la vita-…
Il Salmo responsoriale ci fa cantare: il Signore ha pietà del suo popolo.
Preghiamo il Signore perchè possiamo essere “piante” che danno frutto,
che possiamo essere portatori di pace in noi stessi e attorno a noi.
In questa settimana:
– 25 marzo: Annunciazione di Maria, solennità…consacrazione della Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria.
– Quattro Tempora “reminiscere”