Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

III domenica quaresima A

Carissimi tutti e tutte, anche se le celebrazioni sono sospese…alimentiamoci con la Parola di Dio. Resistiamo al tempo che stiamo vivendo pregando, offrendo e sostenendo chi è in prima linea.

I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
perchè libera dal laccio i miei piedi.
Volgiti a me e abbi misericordia, Signore,
perchè sono povero e solo. (Sl 24, 15-16)

Colletta
O Dio, sorgente della vita, tu offri all’umanità riarsa dalla sete
l’acqua viva della grazia che scaturisce dalla roccia, Cristo Salvatore;
concedi al tuo popolo il dono dello Spirito,
perchè sappia professare con forza la sua fede,
e annunzi con gioia le meraviglie del tuo amore.

Le letture di oggi ci parlano dell’acqua: “il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua” (Es 17, 3-7), e: “Dammi da bere!” (Gv 4, 7).
La mancanza di fede accomuna gli ebrei nel deserto che mormorano contro Mosè, e la donna samaritana del Vangelo che non sa da dove questo “sconosciuto” attinge tante cose e soprattutto l’acqua dal pozzo tanto profondo.
La risposta però ci viene da San Paolo: “Giustificati per la fede” (Rm 5, 1).
La nostra sete viene dissetata sempre e comunque dalla fede nel Signore,
dalla speranza che non delude, e dall’amore che è riversato nei nostri cuori.
”Cristo è morto per noi” (Rm 5, 8) perché Cristo è il Messia riconosciuto poi dalla samaritana, venuto per salvare tutti.
Partendo dal brano dell’Esodo, da San Paolo ai Romani e dal Vangelo odierno può scaturire dal nostro cuore questa preghiera:

Signore Dio, tu sei l’acqua che ricercavano i nostri padri nel deserto,
che è poi scaturita dalla roccia colpita da Mosè;
tu sei, Signore, la nostra fede che ci giustifica, l’amore che ci nutre, la speranza che non ci abbandona;
tu sei Signore, l’acqua del pozzo dove sediamo con la samaritana per bere e dissetarci, bere e riposarci, bere e riprendere il cammino,
bere e tagliare con il nostro passato fatto di ambiguità e contraddizioni, disordini e confusione.
Fa che ascoltiamo Signore la tua voce che oggi ci invita con l’acqua a ritornare alla nostra fonte, che sei Tu.

Possiamo spesso cantarci il Salmo 22: Il Signore è il mio pastore non manco di nulla…ad acque tranquille mi conduce… Possiamo anche ricordare il nostro Battesimo.
Rinnovare le promesse, riappropriarci della fede che nel giorno del Battesimo avevano altri per noi.

Resistiamo con la preghiera, il sacrificio, le offerte quotidiane per tutta l’umanità sofferente, per la nostra Patria così colpita da questo flagello, per quanti sono in prima linea, per tutti gli ammalati.
Una preghiera per chi non ce l’ha fatta, le loro famiglie, e tutti i loro cari.
Un ricordo per tutti i militari e l’esercito che stanno sulle nostre strade.
Preghiamo per quanti lavorano per mantenerci in vita con i servizi primari…
Sentiamoci uniti e solidali.

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