Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

IV domenica Pasqua C

“Le mie pecore ascoltano la mia voce”.
La liturgia odierna è incentrata su Gesù, buon Pastore.

Colletta
O Dio, fonte della gioia e della pace,
che hai affidato al potere regale del tuo Figlio le sorti degli uomini e dei popoli,
sostienici con la forza del tuo Spirito,
e fa che nelle vicende del tempo,
non ci separiamo mai dal nostro pastore che ci guida alle sorgenti della vita.

Nella prima lettura (Atti 13, 14.43-52) si narra del viaggio di Paolo e Barnaba fino all’arrivo ad Antiochia di Pisidia.
Nella sinagoga annunciano Gesù. Nasce un dissidio con i Giudei del luogo.
Così Paolo e Barnaba si rivolgono ai pagani -la buona notizia del Vangelo è per tutti-.
Si legge allora un’altra reazione -sempre dei giudei- che sobillano le pie donne per farli scacciare dalla città.
Il seme intanto è gettato e queste difficoltà non impediscono l’annuncio, anzi confermano Paolo e Barnaba nell’annuncio.

Nella seconda lettura (Apocalisse 7, 9.14-17) Giovanni continua la descrizione di questa “moltitudine immensa, che nessuno poteva contare”.
Questa moltitudine segue l’Agnello dovunque va.
“Non avranno più fame nè avranno più sete, non li colpirà il sole nè arsura alcuna, perchè l’Agnello, che sta in mezzo al trono,
sarà il loro pastore”. E’ una bella visione, che sarà poi realtà nel regno dei cieli.

Il vangelo di Giovanni (10, 27-30) in pochi versetti concentra quanto necessario alla nostra vita.
In poche parole abbiamo delineato un cammino: le pecore, la conoscenza del Pastore, l’ascoltare la voce del Pastore, il seguire, il dono della vita.
In due verbi possiamo ricordare tutto: conoscere e ascoltare. Non un conoscere a caso nè un ascoltare chiunque parla.
Ma conoscere Gesù il buon Pastore e ascoltare Gesù, l’unico Pastore.
E solo seguendo Gesù, che è via, verità e vita siamo certi di avere non solo la vita eterna, ma la vita in abbondanza.
Qualsiasi vocazione è racchiusa in questa sequela, in questa conoscenza, in questo ascolto.
Come la “moltitudine” siamo chiamati a seguire Gesù dovunque va. E non si teme nulla.

Il salmista ci fa cantare: Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Oggi ci fa bene leggere e pregare il Salmom 22, del Buon Pastore.

Pastore delle anime
O Gesù, divino Pastore delle anime,
che hai chiamato gli apostoli per farne pescatori di uomini,
attrai a te ancora anime artendi e generose di giovani,
per renderli tuoi seguaci e tuoi ministri;
falli partecipi della tua sete di universale redenzione,
per la quale rinnovi sugli altari il tuo sacrificio.

Tu Signore, “sempre vivo a intercedere per noi”,
dischiudi loro gli orizzonti del mondo intero,
ove il muto supplicare di tanti fratelli
chiede luce di verità e calore di amore,
affinchè rispondendo alla tua chiamata
prolunghino quaggiù la tua missione,
edifichino il tuo Corpo mistico, che è la Chiesa,
e siano “sale della terra, luce del mondo”.

Estendi, Signore, la tua amorosa chiamata
anche a molte anime di donne illibate e generose,
e infondi loro l’ansia della perfezione evangelica
e dedizione al servizio della Chiesa e dei fratelli
bisognosi di assistenza e di carità.
Amen.
(San Paolo VI, 11 aprile 1964)

In questa settimana:
– domenica 8 maggio: supplica alla Madonna di Pompei
– 13 Maggio: Madonna di Fatima
– 14 maggio: s. Mattia apostolo, festa

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