Il Signore viene, non tarderà,
svelerà i segreti delle tenebre,
si farà conoscere a tutti i popoli (cfr. Ab 2, 3; 1Cor 4,5).
Stiamo alle ultime ferie prima della novena del Natale.
Isaia oggi 8Is 45,6b-8.12.21b,25) ci propone una professione di fede:
Io sono il Signore, non ce n’è altri. Io formo la luce e creo le tenebre.
E’ una bella pagina da meditare e pregare.
Il Vagelo di Luca (Lc 7, 19.23) ci parla ancora di Giovanni Battista, che manda due suoi discepoli da Gesù:
Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”.
Quanto è bella e umana questa domanda.
Gesù risponde con i segni: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati.
Sì sono Io colui che aspettate. Non ci stanno altri.
Ripetiamo con il salmista:
Stillate cieli dall’alto e le nubi facciano piovere il giusto.