“Della tua lode sia piena la mia bocca,
perchè io possa cantare;
esulteranno, a te cantando, le mie labbra.
Alleluia” (Sl 70, 8.23)
O Dio, che salvi i peccatori e li rinnovi nella tua amicizia,
volgi verso di te i nostri cuori:
tu che ci hai liberato dalle tenebre con il dono della fede,
non permettere che ci separiamo da te, luce di verità.
Negli Atti (At 15, 1-6) abbiamo il problema della circoncisione.
Alcuni giudei confondono i nuovi credenti.
Decidono quindi che Paolo e Barnaba insieme ad altri credenti di salire a Gerusalemme per adffrontare il problema con gli apostoli e anziani.
Il Vangelo (Gv 15, 1-8) oggi ci parla della vite e dei tralci. Il Padre è l’agricoltore.
Se non portiamo frutti…veniamo tagliati.
Ma “chi rimane in me, ed io in Lui, porta molto frutto”.
Con il salmista diciamo: Andremo con gioia alla casa del Signore.
“Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Mangerai del lavoro delle tue mani,
sarai felice e godrai d’ogni bene. Alleluia” (Sl 127, 1-2)
O Dio, che nella tua provvidenza hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro al disegno della creazione, fa che per l’intercessione e l’esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti.
La memoria facoltativa del 1 maggio sostituisce quella fissata da Pio II nel 1955.
“Santificare il lavoro” è il messaggio di questa celebrazione.
Le letture proposte per la celebrazione sono:
Gen 11, 26, 2, 3;
oppure Col 3, 14- 15, 17-23-24
salmo 89/90
Mt 13, 54-58
Antifona di comunione:
Tutto ciò che fate in parole e opere,
tutto si compia nel nome del Signore Gesù,
rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.