Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

15 ottobre: s. Teresa di Gesù

Come il cevo anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te o Dio:
l’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente (Sal 41, 2-3).

Colletta
O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa
santa Teresa di Gesù per guidarci nel cammino della perfezione,
concedi a noi, che la verneriamo maestra e madre,
di nutrirci spiritualmente della sua dottrina per essere infiammati da
un vivo desiderio di santità.

Per l’Ordine carmelitano oggi è festa. Celebriamo una grande donna: profonda per vita di preghiera, intuizioni dello Spirito, riformatrice del Carmelo.
Abbiamo il rito carmelitano che presenta queste letture.

La liturgia della Parola ci presenta due letture -a scelta-.
Sap 7, 7-14. Dove troviamo una lunga preghiera al Signore per il dono della sapienza e della prudenza.

Rom 8, 14-17. 26-27. San Paolo ricorda che chi è guidato dallo Spirito di Dio, è figlio di Dio.

Gv 7, 14-18.37-39a. Dove Gesù rispondendo dice: “La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato”.

oppure
Gv gv 4, 5-15a. Il vangelo della samaritana al pozzo di Giacobbe. “Dammi da bere” le disse Gesù.

Insieme a santa Teresa chiediamo al Signore un cuore docile allo Spirito, perchè possiamo essere confermati nella fede.
Possiamo vivere il vangelo della vita fraterna, fedeli alla preghiera, al servizio, al dono totale di noi stessi.
Possiamo vigilare in preghiera per diventare un cuor solo e un’anima sola.
Possiamo custodire la Parola e metterla in pratica, da fedeli servi e testimoni del regno dei cieli.

Il lezionario dei santi invece presenta questo vangelo.
Lc 10, 38-42

Il Vangelo proposto oggi per la memoria di S. Teresa di Gesù, dottore della Chiesa, è il dialogo tra Gesù e Marta. Maria, ai piedi di Gesù, ascolta la sua Parola; Marta invece è ansiosa, preoccupata: è presa dai servizi di casa, dall’accoglienza. Spesso queste due sorelle sono prese come modello della vita religiosa: l’una della vita contemplativa e l’altra di quella attiva, ma non si rileva nulla di questa interpretazione nel passo propostoci da Luca. Marta e Maria si completano invece a vicenda; sono due sorelle, ma contemporaneamente una sola persona: Marta serve, Maria ascolta e viceversa. Gesù non rimprovera Marta per ciò che fa, ma per “come” lo fa: “Maria”, le suggerisce Gesù, “si è scelta la parte migliore” (v. 42), parte che anche a lei spetta. I “servizi” vissuti male portano “preoccupazioni e agitazione” (cfr. v. 41). Santa Teresa è un esempio di donna che ha cercato di vivere l’ “oggi” con serenità e pace, doni e frutti provenienti dallo “stare” col Signore, a contatto con lui. Pur tra “preoccupazioni e agitazioni” – per il suo cammino spirituale e per le fondazioni di Carmeli – ha mantenuto vigilante l’ascolto della Parola, della ricerca della Verità, di Dio, che solo basta.

“Niente ti turbi, niente ti sgomenti. Tutto passa. Dio non si muta. Con la pazienza tutto si acquista. Chi ha Dio nulla gli manca. Dio solo basta” (S. Teresa di Gesù).

Signore Gesù, ai tuoi piedi – come Maria – ascoltiamo la tua Parola, che non ci sarà mai tolta. Aiutaci a servirti come Marta senza affanni e preoccupazioni, perché Tu sei la pienezza della vita, dell’amore, della pace.

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