Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

23 giugno: Natività s. Giovanni Battista

Giovanni sarà grande davanti al Signore,
sarà pieno di Spirito Santo
fin dal seno di sua madre,
e per la sua nascita molti gioiranno (Lc 1, 15.14)

Colletta
O Padre che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, allieta la tua chiesa con l’abbondanza dei doni dello Spirito,
e guidala sulla via della salvezza e della pace.

La solennità della nascita di san Giovanni Battista è legata strettamente alla nascita del Signore Gesù.

Inizia la redenzione e inizia da due bambini che si incontrano nel seno materno, e si rivedono da adulti al fiume Giordano, quando Giovanni battezza il Signore Gesù.

Questa solennità presenta due letture -oggi non celebriamo la XII domenica del tempo ordinario-.
La prima tratta dal Profeta Isaia (Is 49, 1-6) è il secondo carme del Servo del Signore.
Parla di un personaggio che viene chiamato “fin dal grembo di mia madre”, che ha una missione da compiere in Israele per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele.

La seconda lettura tratta dagli Atti degli Apostoli (At 13, 22-26) ci ricordano che Giovanni preparava la venuta del Signore, battezzando nel Giordano.
Ma in questa sua missione diceva: “Io non sono quello che voi pensate,
viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”.

Nel Vangelo (Lc 1, 57-66.80) abbiamo narrata la nascita di Giovanni.
“Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regione deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele”.

La figura di Giovanni Battista è di grande attualità per noi. E’ un grande modello di dono totale a Dio e al suo regno.
Giovanni Battista non antepone nulla a Dio, che lo aveva inviato, che gli aveva rivelato tante cose riguardanti
“colui che doveva venire”. Nemmeno di fronte alla falsità riescono a farlo tacere, e finisce i suoi giorni nel carcere,
dove poi lo attende la morte per decapitazione su ordine di Erode, istigato proprio da Erodiate, moglie del fratello Filippo.
Giovanni è un testimone della fede, un testimone del Signore Gesù, che Lui ha visto e battezzato nel fiume Giordano.

Possiamo pregare il salmo 138: Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando siedo e quando mi alzo,
penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando risposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Il prefazio di questa solennità è un compendio della vita del Precursore:
[…] Noi ti lodiamo per le meraviglie operate in san Giovanni Battista,
che fra tutti i nati di donna hai eletto e consacrato a preparare la via a Cristo Signore.
Fin dal grembo materno esultò per la venuta del Redentore;
nella sua nascita preannunziò i prodigi dei tempi messianici e,
solo fra tutti i profeti, indicò al mondo l’Agnello dei nostro riscatto.
Egli battezzò nelle acque del Giordano lo stesso tuo Figlio,
autore del Battesimo, e rese a lui la testimonianza suprema con l’effusione del sangue.

A te Signore, la lode e la gloria
per questo testimone della fede,
che non tacque di fronte ai potenti,
ma si piegò di fronte a Te,
perchè Tu dovevi crescere e lui diminuire.
Donaci il coraggio della fede,
il coraggio dell’amore,
il coraggio della testimonianza,
il coraggio di amare Te e i nostri fratelli
senza misura.

Iscriviti alla nostra newsletter