“Nella pienezza dei tempi,
Dio mandò suo Figlio
perchè fossimo adottati
come figli” (antifona ufficio)
O Padre, tu hai voluto che il tuo Verbo si facesse uomo nel grembo della Vergine Maria:
concedi a noi, che adoriamo il mistero del nostro Redentore, vero Dio e vero uomo,
di essere partecipi della sua vita immortale.
La ligurgia odierna, di questa grande solennità dell’Annunciazione del Signore,
ci ricorda che oggi è iniziata la nostra redenzione perchè Cristo si è incarnato nel seno di Maria per nascere tra noi, nascere per noi, salvarci.
La liturgia ci presenta il Profeta Isaia (Is 7,10-14) con la profezia della nascita di un “figlio”:
“Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, cioè Dio-con-noi”.
La lettera agli Ebrei (Eb 10,4-10) con l’offerta di Cristo: “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per compiere, o Dio, la tua volontà”.
Infine il vangelo di Luca (Lc 1,26-38) con il racconto dell’annunciazione.
Il prefazio della Messa ci ricorda: “… la Vergine concepì e con ineffabile amore portò nel grembo il primogenito dell’umanità nuova, che doveva compiere le promesse di Isrerale e rivelarsi al mondo come il Salvatore atteso delle genti”.
Possiamo pregare con il Salmista:
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.