Questa memoria facoltativa, ricorda santa Maria Maggiore in Roma, che è una delle quattro basiliche patriarcali romane, costruita -come si sa- sull’Esquilino.
Si dice che la notte del 5 agosto del 352, Maria apparve a papa Liberio e a un patrizio romano, invitandoli a costruire una chiesa là dove al mattino avessero trovato la neve.
Il mattino del 6 agosto una nevicata -fuori tempo e stagione- ricopriva l’area dove doveva sorgere l’dificio.
Salve, Madre Santa: tu hai dato alle luce il Re, che governa il cielo e la terra
per i secoli in eterno.
Colletta
Perdona o Padre, le colpe dei tuoi figli, e poiché non possiamo salvarci con le nostre opere,
interceda per noi la Vergine Maria, madre del tuo Figlio.
“Ti salutiamo o Maria Madre di Dio, venerabile tesoro di tutta la terra,
lampada inestinguibile, corona della verginità, scettro della dottrina,
tempio indistruttibile, abitacolo di Colui che non può essere circoscritto da nessun luogo,
o madre e vergine insieme… (Omelia 4, san Cirillo di Alessandria).