Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Cristo Re dell’universo

L’Agnello immolato è degno di ricevere potenza
e ricchezza e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. (Ap 5, 12; 1,6)

Si celebra oggi la solennità di Gesù Cristo, re dell’universo.
Termina così l’anno liturgico e dovremmo fare festa perchè la prossima domenica siamo già in Avvento.
Per noi credenti, questa è la conclusione dell’anno liturgico, e l’inizio del nuovo con l’avvento.
La liturgia della Parola è incentrata sul tema della “regalità”.
Prima di avvicinarci alle letture, però, è necessario sgombrare le nostre menti dalle idee di re che abbiamo:
i regnanti di questo nostro mondo sono spesso protagonisti di avvenimenti di gossip. Non così per Cristo Gesù re dell’universo. Leggiamo la Parola di Dio per capire che tipo di re è il Maestro.

In pochi versetti del secondo libro di Samuele (5, 1-3) leggiamo dell’alleanza degli Israeliti con Davide,
che viene unto e riconosciuto da tutti, re: “tu pascerai Israele”.
In Davide è prefigurato Cristo, l’unico vero pastore, l’Unto dal Padre, salvatore dell’umanità.

Nella seconda lettura (Col 1, 12-30) troviamo un lungo canto a Dio Padre, per Gesù Cristo.
Grazie a Lui siamo stati liberati dal potere delle tenebre, dal potere dei peccati.
Siamo stati redenti.
San Paolo abbonda nel ringraziare per la creazione, per le cose visibili e per quelle invisibili, ma tutto in Cristo Gesù. Questo cantico lo si trova spesso nella liturgia delle Ore al vespro.

Il Vangelo di Luca (23, 35-43) ci narra la morte di Gesù sulla croce, con la descrizione capillare di quanto è successo.
Lo scherno, l’aceto, gli insulti dei soldati. Ma ci parla anche dei due ladroni, crocifissi accanto a Gesù.
E Gesù morente, come loro, ad uno promette il suo regno. «Oggi sarai come me in paradiso».
Cristo è re dell’universo non perché ha comandato, ma perché ha redento noi uomini per amore.
Non ci promette né beni, né potere, né gloria, ma il suo regno.
Gesù è Re: il suo trono è la Croce. Si tratta di un Re e di un regno tutto diverso.

La santa Madre Chiesa, nel prefazio della solennità odierna, così ci fa pregare:
Tu [Padre] con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dell’universo il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sull’altare della Croce,
operò il mistero dell’umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrì alla tua maestà infinita
il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita,
regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace.

Con i primi vespri di sabato 30 novembre inizia l’Avvento anno A.

Preghiamo con il salmista:
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
senza fine è la sua grandezza. (sal 145)

In questa settimana:
– 29 novembre: s.ti Dionisio e Redento, carm. mem. fac.
– 30 novembre: s. Andrea Apostolo, festa

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