Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Mercoledì delle Ceneri

“Tu ami tutte le tue creature, Signore,
e nulla disprezzi di ciò che hai creato;
tu dimentichi i peccati di quanti si concertono e li perdoni,
perchè tu sei il Signore nostro Dio” (cfr. Sap 11, 23-26)

O Dio nostro Padre, concedi al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno
un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento
contro lo spirito del male.

Inizia la Quaresima con le Ceneri.
La quaresima è tempo propizio per imparare a sostare con Maria e Giovanni, il discepolo prediletto, accanto a Colui che sulla Croce consuma per l’intera umanità il sacrificio della sua vita (cfr Gv 19,25).

La prima lettura dal profeta Gioele (2, 12-18) è una supplica accorata del Signore per noi: “ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti”.
E’ il cuore che ricerca il Signore non le cose esteriori.

La seconda lettura di san Paolo (2Cor 5, 20-6, 2) ci ricorda del tempo favorevole, che è il tempo della grazia, il tempo della salvezza. “Lasciatevi riconcialiare con Dio”. E’ il secondo invito del Signore a tornare a Lui.

Nel Vangelo di Matteo (Mt 6, 1-6.16-18) abbiamo il discorso di Gesù ai discepoli sulla vigilanza, sulla giustizia umana. Ci richiama all’essenzialità offrendo al Padre, che solo vede nel segreto, tutto quanto si fa. Non le lodi umani, non l’essere visti, non l’elemosina “vistosa”, ma la segretezza del cuore e dei gesti.
E il Padre che vede, ricompenserà.

Apriamo il nostro cuore alla Parola in questo tempo di Quaresima. La quaresima non è fine a se stessa, ma in vista della Pasqua. Si sosta sotto la Croce con Maria e Giovanni per imparare da loro a partecipare alla vita di Cristo, vita che si dona con la morte, dimostrandoci in tutto e per tutto l’amore sconfinato e totale del Padre per noi.

Sia il nostro cammino nella preghiera, nelle opere di carità, nell’amore agli altri, nella speranza e nella fiducia al Signore, e nella gioia.
Il tutto non sia condito da tristezza ma serenità interiore, serenità del cuore e della mente.
Con il salmista cantiamo: Perdonaci Signore: abbiamo peccato.

Buon cammino quaresimale.

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