Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Sabato IV quaresima

Flutti di morte mi hanno circondato,
mi hanno stretto dolori d’inferno;
nella mia angoscia ho invocato il Signore,
dal suo tempio ha ascoltato la mia voce.

Colletta
Signore onnipotente e misericordioso, attira verso di te i nostri cuori, poiché senza di te non possiamo piacere a te, sommo bene.

Il profeta Geremia è perseguitato -anticipa la figura del Cristo sofferente, tradito e ucciso-.
Ma si rifugia nel Signore: “Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice, che scruti il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa” (Ger 11,18-20).

Il vangelo di Giovanni ci presenta la reazione dei farisei di fronte all’entusiasmo della gente che dice di Cristo: “Questi è davvero il profeta!”. Ma per i farisei il Messia non può venire dalla Galilea (Gv 7,40-53).
Il versetto acclamatorio al vangelo -di questi giorni- è quasi sempre lo stesso: “Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito; chi crede in lui ha la vita eterna”. Sia questa la nostra preghiera del cuore per oggi.

“Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: le guardie risposero: .” (Gv 7, 40-53)

Signore, aiutaci a saper riconoscere sempre il tuo volto, anche nel fratello sofferente!

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