Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

Sabato VII Pasqua

I discepoli erano assidui e concordi nella preghiera
con le donne e con Maria, Madre di Gesù,
e con i fratelli di lui. Alleluia (At 1, 14)

Dio onnipotente ed eterno, che ci dai la gioia di portare a compimento i giorni della Pasqua, fa che tutta la nostra vita sia una testimonianza del Signore risorto.

Il brano evalngelico di oggi è il seguito -Gv 21, 20-25-.
Pietro chiede a Gesù, che ne sarà di Giovanni. Ma il Signore gli risponde con un’altra domanda: “che importa a te?”. Tu seguimi.

“O Cristo, non mi abbandonare in mezzo a questo mondo,
poiché io amo te solo anche se ancora non ti ho conosciuto;
da te solo spero la forza per osservare i tuoi precetti;
io, completamente in balia delle passioni;
io che non ti conosco;
chi infatti ti ha conosciuto, ha forse bisogno dei piaceri del mondo?
Chi amandoti andrà alla ricerca di qualche altro piacere?
O sentirà l’assillo di andare alla ricerca di qualche altro amico?
Dio creatore dell’universo, che mi hai donato ciò che ho di buono,
abbi benevola compassione della mia povera anima;
fammi dono di un corretto discernimento
perché mi lasci attrarre dai tuoi beni eterni e soltanto da quelli.
Ti amerò con tutto il cuore rincorrendo solo la tua gloria
senza curarmi affatto di quelle degli uomini,
al fine di diventare un tutt’uno con te
già da ora e dopo la morte,
ottenendo così, o Cristo, di regnare con te,
che hai accettato per amor mio la più infamante delle morti.
Allora sarò il più felice fra gli uomini.
Amen, così sia, o Signore, ora e sempre nei secoli”.

Simone il Nuovo Teologo (dall’Inno 12)

Iscriviti alla nostra newsletter