Monastero Carmelo Sant'Anna

Carpineto Romano

V domenica quaresima A

V DOMENICA DI QUARESIMA Domenica di Lazzaro
“Signore, se fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto”.

Si continua l’astinenza dalla partecipazione alla Santa Messa. Ma spiritualmente, nella comunione dei Santi,
la Chiesa è unita.

“Fammi giustizia, o Dio,
e difendi la mia causa contro gente senza pietà;
salvamo dall’uomo ingiusto e malvagio,
perchè tu sei il mio Dio e la mia difesa” (Sl 42, 1-2)

Colletta
Eterno Padre, la tua gloria è l’uomo vivente; tu che hai manifestato la tua compassione
nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro, guarda oggi l’afflizione della Chiesa
che piange e prega per i suoi figli morti a causa del peccato,
e con la forza del tuo Spirito richiamali alla vita nuova.

Ci avviciniamo alla Pasqua e la liturgia della Parola ci fa riflettere sul senso della vita, della morte e sulla risurrezione. Questo anno la Pasqua sarà per tutti noi diversa.

La prima lettura, tratta dal profeta Ezechiele (37, 12-14) ci dice che il popolo riconoscerà il Signore quando aprirà le tombe. Si rivivrà perché il Signore dona lo Spirito. Questi due versetti di Ezechiele ci ricordano che il Signore fa rivivere le ossa inaridite e morte. Che ogni cosa è possibile e si può ricongiungere.

Nella lettera ai Romani (8, 1-11) l’Apostolo sottolinea che chi vive dello Spirito compie le opere dello Spirito e chi si lascia dominare dalla carne, non può piacere a Dio.
San Paolo con questi versetti ci ricorda che lo Spirito dà vita, la carne allontana da Dio.
Le mezze vie non esistono e la voce della Parola che risuona in noi ci dice che lo Spirito ci porta alla vita e alla pace. La carne, se l’ascoltiamo troppo, con le sue illusioni, le sue voglie, e le sue passioni ingannatrici portano lontano ma non a Dio.

Infine il vangelo (Gv 11, 1-45 – versione breve 3-7.20-27.33b-45).
Il brano odierno tratta della risurrezione di Lazzaro e il discorso sulla risurrezione e la vita con Marta.
Questo bellissimo discorso di Marta con Gesù ci rimanda all’essenziale: “Se tu fossi stato qui…”
Ma il Signore c’era e c’è sempre! Si pretende il “miracolo” dalla presenza fisica.
Ma il vero miracolo è la risurrezione di Lazzaro, di un morto di quattro giorni già in decomposizione, che torna fuori dal sepolcro ed è vivo.
È un’esperienza che solo Lazzaro potrebbe descrivere.
Comunque i discepoli, i curiosi convenuti, i giudei, persino Marta e Maria sono chiamati a credere a Gesù, via verità e vita, ma soprattutto “chi crede in me non morrà in eterno”.
A noi invece spesso i dubbi su Cristo attanagliano, i dubbi sulla morte e sul dopo angosciano, i dubbi di salvarsi lo stesso. Ma Gesù in Lazzaro, anzi nei discorsi fatti ai presenti e soprattutto a Marta ci ha voluto rassicurare che il Padre lo ascolta in quello che chiede e che il Padre non illude nessuno.
La nostra fede in questa quinta domenica di quaresima è su Gesù, sull’affidarci alla sua Parola, che va oltre quello che a noi arriva all’orecchio e anche al cuore.

Con il salmista oggi cantiamo: Il Signore è bontà e misericordia.
Con il salmo 15/16 diciamo:
Proteggimi o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: sei tu il mio Signore.

Signore Gesù donaci la luce del cuore,
che sa vedere oltre la morte.
Fa crescere in noi, come hai fatto in Marta, la fede in te,
che sei risurrezione e vita.
Donaci il tuo Santo Spirito per aiutare ogni nostro fratello e sorella
ad uscire dalla sua “tomba” di dolore e di morte.
Donaci la tua pace.

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