“Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre” (Sl 27, 8-9)
Colletta
Fa di noi, o Padre, i fedeli discepoli di quella sapienza che ha il suo maestro e la sua cattedra nel Cristo innalzato sulla croce, perchè impariamo a vincere le tentazioni e le paure che sorgono da noi e dal mondo, per camminare sulla via del calvario verso la vera vita.
Il Vangelo della XII domenica del tempo ordinario era questo: Luca (Lc 9, 18-24) e abbiamo diverse indicazioni:
– Gesù si trova in luogo solitario e prega.
– le folle cercano Gesù.
– le “dicerie” della gente su Gesù.
– la domanda di Gesù e la risposta di Pietro.
– la sequela.
Infine la domanda di Gesù ai discepoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. Pietro risponde per tutti loro (e anche noi): “Il Cristo di Dio”.
Essere il Cristo di Dio, significa -per Gesù- “soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi,
venire ucciso e risorgere il terzo giorno”.
La sequela è per tutti. Non a parole, ma mediante l’impegno pratico, camminando con Gesù nel servizio, nel dono di sè, nell’abbandono, nella disponibilità,
infine nell’accettazione della “croce”, del conflitto.
“Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”.
Il salmista ci fa cantare: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
Solo se Cristo è nel nostro cuore e nella nostra vita
possiamo essere “fedeli discepoli” di questo Maestro;
solo se Cristo è nel nostro cuore possiamo seguirlo fino alla croce;
solo se Cristo è il tutto della nostra vita possiamo camminare nella via della vita
ogni giorno.
In questa settimana:
– 21 giugno: s. Luigi Gonzaga, mem.
– 22 giugno: s.ti Giovanni Fisher e san Tommaso Moro, mem fac.
– 24 giugno: solennità del Sacro Cuore di Gesù, giornata della santificazione sacerdotale
– 25 giugno: Cuore Immacolato di Maria, mem.