Ricordiamo il 27 gennaio 2022 la dipartita di Padre Antonio Ruiz Molina, carmelitano spagnolo, che ha terminato il suo pellegrinaggio terreno. Era nato a Pedroche (Cordoba) il 10 gennaio 1935.
Nei tanti anni che è stato a Roma, veniva immancabilmente al nostro Carmelo in Carpineto per corsi di storia, di corsi di temi psicologici, di vita fraterna. Sono stati anni di accompagnamento e affiancamento della nostra comunità, coltivando un’amicizia paterna, profonda e sincera verso tutte noi e in particolare con madre Elvira.
Proprio il 27 gennaio il calendario ricorda santa Elvira: dopo quasi 10 anni si ritrovano insieme nel Carmelo celeste.
Nei lunghi anni di permanenza a Roma il Padre Antonio fu priore del Cisa (Centro Internazionale di S. Alberto). Insieme al padre Stefano Possanzini, al padre Emanuele Boaga e al padre Joachim Smet lavorarono assiduamente nelle edizioni carmelitane: a loro dobbiamo le tante pubblicazioni di quegli anni.
Andare al Cisa e vedere questi grandi padri al lavoro era una “ricompensa”: ascoltarli nei loro “battibecchi” storici era una grande gioia: parlare con loro della storia dell’Ordine e della spiritualità era un arricchimento continuo.
Che il Signore accolga il Padre Antonio insieme a tutto il Carmelo celeste.
Riposino in pace…dopo aver donato la vita al Signore, alla Chiesa e all’Ordine carmelitano.
Padre Antonio Ruiz Molina, Carmelitano (dal necrologio della Provincia carmelitana spagnola)
All’alba del 27 gennaio di quest’anno 2022, Dio ha chiamato alla sua presenza il nostro fratello P. Antonio Ruiz Molina, religioso Carmelitano della comunità di Siviglia. Erano 87 anni che, nello stesso giorno, fu battezzato nella chiesa parrocchiale “Il Salvatore” del suo paese (Pedroche, Provincia di Cordoba).
Da prima di Natale, il P. Antonio, per motivi di salute, si trovava a trascorre un po’ di tempo nel suo paese, ad essere curato dalla sua famiglia. Lì ha festeggiato le feste della nascita del Signore, l’inizio dell’anno nuovo e il suo stesso compleanno. Il giorno 10 gennaio, ha compiuto 87 anni.
Sabato 22 gennaio, al peggioramento del suo stato di salute, il P. Antonio è stato ricoverato all’ospedale di Pozoblanco (Cordoba) e lì è stato fino al giorno della sua scomparsa. Nonostante il suo peggioramento fisico, quelli che lo hanno accompagnato più da vicino nel corso di questi giorni ne hanno constatato l’integrità e la pace interiore con cui si assumeva la sua situazione. Ha accolto con gioia l’Unzione di malati di mano del parroco di Pedroche.
Il P. Antonio nacque il 10 gennaio 1935 e fu battezzato il 27 di quello stesso mese. Figlio di Antonio e Maria di Pietra Santa; i suoi fratelli si chiamavano Manuela e Francesco, già morti.
Entrato nel Seminario Minore Carmelitano de Hinojosa del Duca il 12 Ottobre 1944. Ha fatto il noviziato, a Carmona nel 1950 e ha emesso la sua Professione Semplice l’ 11 gennaio 1951, ricevendo il nome di Salvatore Maria. La Professione Solenne la face a Osuna il 13 gennaio 1956, tornando al suo nome di battesimo; fu ordinato sacerdote a Roma il 12 aprile 1958.
Ha studiato teologia a Roma, risiedendo al Collegio Internazionale Sant’Alberto, laureandosi in storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana. Con una grande capacità intellettuale, più tardi, si è diplomato come professore di EGB (Lingua Spagnola e inglese) e si è laureato in scienze dell’educazione e psicologia per la
Università Complutense di Madrid.
L’insegnamento e la ricerca storica hanno occupato gran parte della sua vita: Professore di archeologia cristiana presso il Collegio Internazionale Sant’Alberto, al corso 1960-61; Professore di storia della Chiesa presso il Collegio Interprovinciale dell’Ordine, presso Salamanca, i corsi 1962-63 e 1965-66; professore in vari istituti di insegnamento; Direttore in varie nostre scuole (oltre 22 anni); Orientatore scolastico; traduttore allo spagnolo di varie opere di storia dell’Ordine e opere di autori spirituali del Carmelo, collaboratore nella ricerca storica dell’Ordine insieme ai religiosi carmelitani della taglia di Joaquín Smet, Emanuele Boaga, Ismael Martinez, tra gli altri; autore della storia della Provincia Betica.
In Provincia, oltre al suo lungo servizio come direttore tecnico e Pedagogico, in alternativa, nei nostri due Collegi di Madrid, ha esercitato, tra altre responsabilità, come Consigliere Provinciale per la formazione-Collegio, Prefetto degli studenti a Siviglia, assistente religioso della Federazione “Mater et Decor Carmeli”, Priore della Comunità di Siviglia, Cappellano del Monastero di Santa Anna (Siviglia), Bibliotecario Provinciale.
Il P. Antonio è stato un appassionato dell’internazionalità dell’Ordine. A marzo 1990 è stato nominato dal Priore Generale e dal suo Consiglio, Priore del Centro Internazionale di Sant’Alberto di Roma per due trienni fino al 1996. Dopo questa data è rimasto a Roma con altri incarichi: Amministratore dell’Institutum Carmelitanum
e collaboratore come ricercatore; Direzione e amministrazione di Edizioni Carmelitane; membro della commissione generale per la formazione permanente dell’Ordine; Membro della Commissione economica internazionale nell’ottobre 1996.
La celebrazione del funerale si è svolta il 28 gennaio, alle 12 del mattino, nella chiesa
Parrocchiale di Pedroche. È stata presieduta dal P. Provinciale, P. David del Carpio Forcajo.
Erano presenti i seguenti religiosi: PP. José Ramírez Román e Emmanuel Kam (Siviglia); P. Manuel Moreno (Jerez de la Frontera); PP. Juan Luna Sánchez e Antonio Jiménez López (Antequera); P. Tommaso León e Fr. Francisco Rivera (Hinojosa); P. Giuseppe Manuel Granados e fr. Alberto Palomino (Madrid-Misteri); PP. Pablo Herrasti e
Francisco Daza Valverde (Madrid-Begoña). Inoltre, hanno concelebrato D. Giuseppe Antonio Aguero, Parroco di Pedroche, D. Jesús Enrique Aranda Cano (Parroco di San Juan, in Hinojosa del Duca e Terziario Carmelita), P. Antonio Rides (religioso Salesiano in Pozzobianco) e P. Resti Rubio (religioso Francescano a Belalcazar).
Da quando si è saputa la notizia della morte del P. Antonio, tante persone hanno manifestato i loro sentimenti di solidarietà con la loro famiglia e con la Provincia Innumerevoli sono stati i messaggi di condoglianze (P. Generale dell’Ordine, Madre federale e Monasteri della nostra Federazione, Monasteri di Carpineto Romano e Sutri, in Italia, religiosi e religiose carmelitane della Regione Iberica, Terziari Carmelitani…). Trattandosi di una giornata lavorativa, molti non hanno potuto assistere alla sua sepoltura; tuttavia sono stati anche numerosi quelli che erano presenti: insieme alla sua famiglia, c’è stato un nutrito gruppo di ex alunni, membri del TOC di
Siviglia, ecc.
La celebrazione è iniziata con alcune parole di benvenuto del P. José Ramirez Román, Priore della comunità di Siviglia, in cui ha invitato ad abbracciare la speranza cristiana, soprattutto nei momenti di dolore di fronte alla perdita di una persona amata.
Il P. David del Carpio iniziò la sua omelia citando il seguente testo: “La vita di Noi che crediamo in te, Signore, non finisce, si trasforma, e quando la nostra dimora si disfa terrena, abbiamo acquisito una villa eterna nel cielo”. Queste parole, prese da uno dei Prefazi dei defunti, ci aiuterebbero ad illuminare il mistero che stavamo per celebrare.
Nella vita del P. Antonio, il P David, continua: la parola è stata compiuta “se il grano di grano non cade sulla terra e muore, rimane infecondo; ma se muore dà molto frutto”. La sua vita è stata senza dubbio di molta fecondità per la Provincia, per l’Ordine, per la sua famiglia e per tutte le persone che ha servito con la sua parola e il suo esempio. Appassionato del Carmelo, il P. Antonio si è sforzato di essere disponibile alla volontà divina, come tanti altri Carmelitani che, imitando l’esempio di Nostra Madre, hanno saputo vivere in dono di Gesù Cristo.
Con questa lettera ringraziamo anche per gli innumerevoli dettagli di affetto che la famiglia del P. Antonio, in particolare i suoi nipoti, i suoi pro- nipoti e i loro figli, gli hanno manifestato sempre, soprattutto negli ultimi anni e in particolare in questi ultimi mesi di più fragilità.
Dio e Nostra Madre del Carmelo sapranno premiare loro tanti bei gesti e tanto affetto per il loro zio.
Alla fine dei funerali i resti di nostro fratello sono stati inumati al cimitero municipale di Pedroche, insieme a quelli dei suoi genitori.
Affidiamo l’anima del nostro amato P. Antonio Ruiz alla misericordia divina e
alla tenerezza della Regina del Carmelo. Riposa in pace.